sabato 12 novembre 2016

Porte chiuse al PalaFerraro

La recente disposizione d’interdizione al pubblico del PalaFerraro è un ulteriore colpo mortale allo sport Piazzese e una “perla” di mala amministrazione del Sindaco Miroddi e della sua Giunta. Tale provvedimento scaturisce dalla mancata osservanza da parte del Comune della normativa di legge che prevede controlli periodici di tutti gli impianti energetici e di sicurezza con le relative documentazioni di agibilità rilasciate dai Vigili del Fuoco. L’unico impianto efficiente che ospitava tutta l’attività agonistica al coperto rischia la chiusura per un tempo imprecisato con gravissime conseguenze per tutto il settore.Chi pagherà questa clamorosa inadempienza saranno le Società di Basket, Volley e Calcetto con la U.S.Grottacalda in particolare che rischia addirittura la “radiazione” dal campionato di Serie “D” maschile perché , secondo i regolamenti della FederBasket, la struttura è inagibile al pubblico. Lascia ancor di più perplessi la possibilità che, a detta del Comune, le società si facciano carico dei costi di adeguamento tecnico che richiama ilarmente il proverbio del “cornuto e mazziato”. Anni di sacrifici di Dirigenti, Tecnici, Giocatori e Sostenitori letteralmente buttati alle ortiche per la responsabilità diretta o indiretta di chi dovrebbe conoscere e controllare sistematicamente l’agibilità di tutti gl’impianti sportivi comunali. Invece nulla di tutto questo viene fatto perché la macchina amministrativa è allo sbando con continui tourbillon di dirigenti, funzionari e impiegati per i più disparati motivi ma quasi sempre riconducibili alla “ lontananza politica” da questo o quell’amministratore. Lo sport piazzese è all’anno zero e sono lontanissimi i tempi dell’amministrazione Sottosanti quando Piazza Armerina rappresentava un modello siciliano per numero d’impianti coperti/scoperti e società operanti sul territorio con diverse specialità sportive. Miroddi , ha solo strumentalizzato nel suo programma elettorale l’alta valenza sociale dello sport ma di fatto lo ha mortificato. Le Società sportive sono abbandonate e senza alcun riferimento serio e fattivo da parte del Comune, costrette a pagare il ticket di fruizione senza avere alcun contributo finanziario e ancor peggio costrette all’ordinaria manutenzione con le pulizie degli impianti lasciata alla buona volontà dei Dirigenti sportivi. Impianti, che rappresentavano il fiore all’occhiello della nostra città , sono nel degrado : basta vedere in quale stato penoso è ridotto il palazzetto dello sport provinciale di C.da Centova.
Danni per centinaia di migliaia di euro sono stati prodotti all’interno della struttura dai vandali e dalla mancanza di manutenzione. Un impianto costato oltre 10 miliardi delle vecchie lire, devastato all’interno, divenuto un parcheggio, non si capisce a che titolo, di autobus urbani. Non stanno certo meglio gli altri impianti scolastici come la storica palestra della villa Garibaldi, senza riscaldamento e quella della Roncalli , chiusa anche alla popolazione scolastica. Il campetto della Castellina invece è ormai monopolio esclusivo degli extracomunitari mentre i nostri ragazzi non hanno più alcuno spazio libero dove poter giocare. Di certo non giustificano questa incapacità amministrativa i “proclami” di copertura del cortile della scuola “Trinità” o l’intervento di ripristino della palestra ex ITIS. Troppo poco dopo tre anni e mezzo di Amministrazione e comunque interventi che appartengono più all’ordinario che ad una corretta e lungimirante politica di promozione sportiva.Con lo sport non si prendono voti e non si fanno politiche clientelari si agisce solo per il bene della Comunità ma questi sono termini che l’Amministrazione Miroddi sconosce. Fabrizio Tudisco

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