lunedì 26 dicembre 2016

Punto e Virgola di Ambra Taormina "Annus horribilis in 'triennio malefico': sta per chiudersi la 2016sima porta dopo Cristo."

Se chiusa una porta tocca aprire una finestra...non è istigazione al suicidio! Lo sapranno bene i più riflessivi e attenti osservatori che in queste ultime ore dell'anno - ammesso che abbiano le mani libere - saranno intenti a coccolarsi i pollici come da consuetudine, valutando un percorso durato, in soldoni, 365 giorni, e che, se relazionato col contesto piazzese e non, ha il difetto di un leggero prolungamento (un pò come una gamba più lunga dell'altra a rendere l'andatura claudicante). Nulla di strano se ad entrare di diritto tra i 'piatti forti' delle feste ci sia una gustosa 'ciambella', meglio se riuscita col buco, e che ai malpensanti non debba suggerire voli pindarici nelle terre incognite del pensiero, laddove una ciambella bucata potrebbe, a conti fatti, rappresentare quel salvagente mal funzionante a cui recentemente aveva affidato la sorte del suo governo il caro ormai 'estinto' (?) Matteo Renzi con la manfrina della Riforma Costituzionale avallata dalla ministra Boschi, la quale si è concessa un ruolo pari a quello della ben più nota (e non c'è da vergognarsene) 'Malafemmena' di Totò; nonché reo confesso di aver tenuto gli italiani con 'l'acqua alla gola' per ben sei mesi di campagna referendaria, e diremmo pure senza rispetto odierno alcuno per le 'secche' della popolazione armerina (che pure È italiana!), a cui in questi giorni tocca fare i conti con quella sporca e per giunta discontinua erogata dall'inservizievole Acqua(?)Enna(!?). In effetti, dopo 'mille giorni di magagne', alternative alle ben più numerose "leghe sotto i mari" di Verne, possiamo dire con certezza che Matteo - degno delle orazioni del miglior evangelista di Cristo, come vuole il suo nome, e non per nulla partecipante della più recente 'ultima cena' - ha saputo manovrare addirittura meglio di un autotrasportatore nel vivo della sua carriera (ossia quando ancora non è costretto ad assumere cocaina), in vizio che non fa virtù del "Jobs Act" nell'Italia in cui il lavoro non decolla come avrebbe fatto Alitalia ("repetita iuvant" anche se nolente) fino a qualche tempo fa, o con il "Decreto Salva Banche" nel clima dello 'scandalo Banca Etruria', in cui si è prodigato separando diligentemente - come vuole la tradizione del 'primo della classe' che di certo, prove alla mano, Matteo dovette essere ai suoi tempi - la 'banca buona' dalla 'banca cattiva', così come in un gregge ovino (o umano) si fa con le pecore bianche dalle nere, o il sangue venoso (sporco) è separato da quello arterioso (pulito) nella "piccola circolazione". Salvo poi l'aver ricordato - a chi è fortunato e gode di buona memoria - grazie a quel proverbio che vuole che il lupo perda il pelo, che in Italia il vizio è poi sempre lo stesso dal 1893: il che suonerebbe un po' come il sigillo da sponsor che blasona una qualsivoglia produzione di materiale commestibile, non fosse che, per nulla avente a che fare con cibarie di sorta, a quei tempi, nell'allora Italia monarchica, ricorse il famoso "scandalo politico-finanziario della Banca Romana" (antenata dell'odierna Banca d'Italia), e che il governo dell'epoca presieduto da Giolitti - che pure aveva beneficiato di somme dalla stessa - tentò di 'salvare', essendo che il misfatto coinvolse pure diverse personalità della sinistra storica. Proprio come la pagina aggiunta ad arricchire un copione che è tornato a ripetersi sulla scena di un'Italia ormai repubblicana a distanza di più di un secolo, e dominata dal 'PartitoDio' (immigrazione docet); e come preteso da una tradizione ormai consumata, ravvivato da un nuovo attore protagonista - degno erede dell'allora presidente della 'Romana' Bernardo Tanlongo - residente nella persona del padre della sopracitata 'ministramalafemmena'. Insomma, che le ciambelle le stiate mangiando o meno, sarete degni del governo italiano (piazzese compreso), se avrete almeno...'impastato' qualcosa alla maniera dei masterchef di Palazzo Chigi (o di Sala delle Luci, come preferite), che di impasti si intendono meglio ancora se a doppia lavorazione (dicesi 'rimpasti'), come ha dimostrato il menù di fine anno divulgato da "casa Gentiloni", in cui la minestra dei ministri - in linea con un'abitudine che i ristoratori sono soliti rispolverare per le feste - ha un vago sapore di cibo precotto e semi avariato: considerato pure che a fare 'self-service' sui piatti degli italiani è stata la solita zuppa di pesce scongelato dopo un precedente auto tentativo di ricongelamento, causa olezzo insopportabile proveniente dalla testa. Girando un pò il collo sulla locale realtà armerina, ci torna alla memoria - come prescritto da regole di stilistica (e di logica, aggiungo) piuttosto ovvie - che 'orazione'(meglio se dell'evangelista Renzi) fa rima con 'abluzione', e abluzione ci riporta a una pratica di purificazione in seno a un rito di iniziazione: sarà forse lo stesso con cui ha esordito il calendario degli eventi politici armerini (probabile blanda imitazione del 'fratello' rivoluzionario francese, e che per stravaganza ha ormai sostituito quello del defunto "Frate Indovino") con l'inaugurazione dell' "Area Renzi", la quale per morigeratezza e buoni propositi ha avuto tutto il sapore delle frittelle che mi cucinava mamma con le eccedenze dell'impasto per la pizza? ...che a pensarci bene siamo sempre là: tutti alle prese con la moderna tecnologia del mondo della 'cucina veloce', in cui rimpastare di fretta è meglio che rifare tutto da capo e soprattutto con ingredienti freschi; in cui il precotto riscaldato e consumato è prerogativa di una società in cui nessuno più si intende dei sapori della 'buona tavola'; o al massimo - col piglio stravagante del 'cuoco provetto' - fa il caffè con la cioccolata e poi ci mette la limonata e poi dice: "ma che caffè!"! tanto per dire di aver creato una nuova ricetta mai gustata, come succede di tanto in spesso dalle parti del civico 1 della nostra amata Piazza Garibaldi, i cui inquilini della compagine, quando non apertamente sfornati dalla spontanea tradizione culinaria del "Caffè della Peppina", risentono apertamente dei retaggi del maldestro ma pur sempre antico e valido metodo dei mostriciattoli sgorbi della cera pongo quando si fondono in un' unica palla informe perché se ne vogliono creare di nuovi, ma sempre rimpastando dallo stesso panetto! Checché se ne dica, anche quest'anno curva verso le ultime ore che ci separano dal momento in cui diremo di stare diventando un pò più vecchi, ma non necessariamente tutti più saggi, dato che non si è ancora imparato che è bene mai rammendare sul tessuto logoro, né che chi vince lo fa grazie a un lavoro di squadra in cui la squadra è anche la gente che decreta le vittorie autentiche con il proprio entusiastico consenso. E poiché chi vuole indulgere in saggezza sa bene che a "tavola non si invecchia", ma "chi mangia solo si strozza", gestirà - coadiuvato dal monito popolare - i propri comportamenti festaioli in modo tale che anche dalla posizione comoda della propria tavola imbandita, potrà ricavarne dei pratici insegnamenti di vita per i tempi a venire. Buone Feste e 'provvido' anno nuovo! Ambra Taormina

domenica 18 dicembre 2016

CONTROCORRENTE - L'ISOLA CHE NON C'E'

( foto della via Marconi, via Garibaldi e via Mazzini, anni 60) Alla fine degli anni 60, Hermann Kahn, noto “futurologo” americano, disse che nel 2000 il Turismo sarebbe diventato l’industria più grande del mondo . Molti sorrisero, ma la sua previsione era destinata ad avverarsi con diversi anni di anticipo. Oggi, a differenza di molti altri settori dell’economia, per il Turismo si registra una crescita costante da decenni, ed anche le previsioni sono oltremodo interessanti. Ma se già da tempo il Turismo è diventato il più grande “business” del mondo, non sempre vi è questa consapevolezza e non sempre il settore del Turismo viene affrontato con l’attenzione e la professionalità dovuta. Piazza Armerina è una Città straordinaria da molti punti di vista. Il Territorio, l’Ambiente, le Risorse Culturali e la villa Romana del Casale sono risorse di estremo interesse soprattutto dal punto di vista Turistico. Eppure la situazione attuale del Turismo mostra come tutte le grandi potenzialità della località e del suo territorio non si siano espresse appieno. A metà degli anni novanta e del 2000 , grazie ad una fruttuosa programmazione di marketing territoriale collegata a molti eventi culturali nel corso dell’anno e ad una qualificata ed eterogenea ricettività alberghiera unita ad una offerta gastronomica di primo livello , i numeri delle presenze in Città e alla Villa romana del Casale aumentarono considerevolmente mentre oggi il Turismo a Piazza Armerina è ritornato ai piccoli numeri senza alcuna prospettiva di miglioramento. Le mie intense esperienze di Assessore Comunale e Provinciale al Turismo mi hanno permesso di maturare delle conoscenze e delle competenze che mi consentono di essere un critico osservatore di quello che avviene in Città dove si programma turisticamente in modo estemporaneo su input privato con la colpevole compiacenza della Amministrazione senza alcuna sequenza logica e con progettualità da feste rionali piuttosto che di spessore da Cittadina a vocazione turistica sede UNESCO. Questa programmazione di giornata ha fortemente penalizzato l’immagine della nostra Città facendole perdere quell’attrazione culturale che l’ha contraddistinta per lunghi decenni. Per non perdere irrimediabilmente i pur minimi flussi turistici che interessano Piazza Armerina e con una drastica inversione di tendenza per calamitarli progressivamente bisognerebbe riportare la barra del timone nella giusta direzione. A mio avviso il Turismo nella Nostra Città si promuove e si sviluppa tenendo conto di tre elementi fondamentali simbiotici e di offerta quali 1)La città e la cultura ; 2) Gli Eventi ; 3 ) Il Territorio ; 4 ) La Villa Romana del Casale . L’obiettivo di Marketing dovrebbe consistere nel trasformare ognuna di queste offerte in un prodotto, con una propria strategia di posizionamento, con propri strumenti operativi, allo scopo di trasformare Piazza Armerina, agli occhi dei suoi potenziali visitatori in quello che davvero è : una linea di prodotti. Per far si che la Città, entri a pieno titolo tra le mete del Turismo Nazionale e Internazionale attento, preparato e interessato alle risorse della Città deve diventare agli occhi dei suoi potenziali Ospiti un “prodotto turistico” con un proprio “Brand” e quindi per ottenere questo risultato occorrerebbe realizzare una condizione essenziale : “ PIAZZA ARMERINA CITTA’ OSPITALE” ( foto via Marconi, anni 60)
(foto della via Marconi , anno 2016 ) Il Turismo non è un affare che riguarda solo gli albergatori o i Ristoratori. Tutti possono e devono fare qualcosa per sottolineare la vocazione turistica e di accoglienza della città. I ricordi più vivi di quanti vanno in vacanza o di chi torna dopo un viaggio sono dati dagli incontri e dalle conoscenze fatte ed ahimè oggi per Piazza Armerina non sono molto incoraggianti leggendo molti commenti negativi nei siti di settore che troviamo nel web. La Città è disordinata , il traffico veicolare caotico, sporca e con il verde pubblico in stato di abbandono e degrado . A questi elementi inconfutabili si collega la totale assenza di un programma turistico che il Sindaco Miroddi , in modo frettoloso e scontato ha pur messo nel suo programma elettorale ma che di fatto non ha mai realizzato. La stessa delega al Turismo, importantissima e di vitale importanza per lo sviluppo di tutte le Attività locali, è stata in un primo momento tenuta dallo stesso primo cittadino e poi per “esigenze politiche” assegnata ad un gruppo politico di sostegno alla Amministrazione con Assessori senza alcuna competenza , contestati dalle Associazioni culturali locali in occasione dell’organizzazione del Palio dei Normanni o con presunte competenze su settori agli antipodi a quelli del Turismo con l’attuale Assessore “pescato” nel lungo e inutile elenco degli “Esperti” del Sindaco quale persona competente delle politiche sociali. I risultati nefasti dopo circa 4 anni di Governo Miroddi sono lapalissiani. Il Palio dei Normanni , manifestazione clou di Piazza Armerina con oltre 60 anni di storia, umiliato e declassato a partecipare a vari Carnevali di paese e con atavici ritardi organizzativi che ogni anno ne compromettono il regolare svolgimento. Nessun altro evento è stato calendarizzato, di forte richiamo turistico,per favorire l’afflusso turistico nei periodi di destagionalizzazione. Anche la stessa Villa Romana del Casale vive di luce propria senza alcuna politica di promozione e di servizi turistici da parte del Comune e totalmente svincolata da ogni conseguenziale collegamento con la Città. In questi anni abbiamo assistito solo a parvenze di programmazioni turistiche, peraltro organizzate da Privati ma sostenute dall’Amministrazione, annunciate con enfasi su un blog compiacente ( ormai anch’esso ammutolito) e titoli di giornali, quali l’organizzazione dilettantistica e poco credibile di week end medievali naufragata in pochissimo tempo ; Il fallimento dell’annunciato programma denominato “Comuni Amici” che prevedeva una sorta di “scambismo di turisti” con altri 5 comuni siciliani ; il silenzio imbarazzante su un altro altisonante progetto che prevedeva un “collegamento” con il porto turistico di Licata con frotte di crocieristi da diporto in arrivo nel Centro storico di Piazza Armerina “ironicamente” senza barche per mancanza di adeguati approdi. Un tirare a campare senza arte né parte in un mercato , quello turistico, dove la competitività e la creatività costante sono la base essenziale per calamitare interesse e capitali da investire anche per una consona riqualificazione e valorizzazione urbana che nel Centro storico e nei quartieri dovrebbe suscitare nel Visitatore una forte attrazione turistica culturale da vivere e ricordare. Ovviamente nulla di tutto ciò è stato fin qui realizzato . Errare è umano , perseverare è diabolico e così il Sindaco Miroddi , in queste ultime settimane, esce dal suo cilindro magico un’altra “perla” quale la creazione dell’Isola pedonale in Via Garibaldi ,propedeutica e condizionante all’arrivo di centinaia o migliaia di crocieristi che sceglieranno , dal porto di Catania, l’escursione a Piazza Armerina a far data (forse) dal 2018. Una scelta sbagliata nei tempi e nei modi con lo scempio perpetrato e autorizzato (dicono) dalla Soprintendenza ai BB.CC. nella storica via Marconi con l’installazione di decine di dissuasori e di un pilomat automatico che hanno alterato e deturpato una parte del nostro prezioso centro storico . Il provvedimento , preso senza consultare le Associazioni di categoria , autentico riferimento delle necessità degli esercenti e propositori d’iniziative, si sta rivelando com’era prevedibile, un autentico fallimento che sta alimentando le legittime proteste degli esercenti dei caffè storici e prestigiosi della via Marconi che temono di vedere le loro attività danneggiate dalla riduzione del flusso degli avventori soprattutto nella prospettiva futura. Senza essere degli esperti, a lume di naso, le isole pedonali si realizzano dove già esiste una notevole presenza di negozi o attività commerciali e culturali, per favorirne la fruibilità pedonale. Quindi seguendo una logica razionale prima si incentivano le aperture delle attività commerciali, artigianali, culturali e poi qualora ci fossero queste condizioni si crea un’isola pedonale parziale in armonia piena con il contesto commerciale delle zone adiacenti e delle esigenze della Popolazione residente. A quanto pare invece , nulla di tutto questo è stato valutato. Sembra che questa iniziativa sia frutto di privati che, per i loro legittimi interessi stanno per aprire delle attività in via Garibaldi in modo tale che quando arriveranno i gruppi di crocieristi potranno essere “pilotati” presso un esercizio piuttosto che in un altro così come “logiche” turistiche spartitorie insegnano . In questo contesto, da alcune settimane, alcuni esponenti delle principali compagnie di navigazione sono stati ospiti della Amministrazione comunale per verificare la fattibilità di queste “escursioni” a Piazza Armerina e la realizzazione dei percorsi pedonali era ed è una condizione per poterli realizzare nel prossimo futuro. E’ doveroso precisare , per i non addetti ai lavori, che il Turismo da crociera o meglio le “escursioni” sono una parte minimale del Turismo e portano ben poco in termini di vantaggi economici in quanto la visita dura qualche ora e si conclude con il rientro nel porto dove è attraccata la nave. Chi ci guadagna è esclusivamente l’organizzatore delle escursioni , qualche ristorante e qualche Bar con le logiche spartitorie suddette e poi il nulla. Il Turismo che conta è ben diverso . I benefici economici le portano essenzialmente le presenze con i pernottamenti. Quanto più sono numerose , progressive e con più notti e più ne beneficia l’intera Collettività: dall’albergo, al B/B, agli Agriturismo, ai Caffè , Ristoranti, attività commerciali e artigianali, etc. Per realizzare questo programma ci vuole ben altro e a mio dire l’ho sintetizzato nella prima parte di questo mio intervento. Chi si gonfia il petto come un pavone , parlando di sviluppo turistico, per il presunto arrivo dei crocieristi non sa di cosa parla oppure ne riceve un guadagno interessato. E comunque vada l’arrivo di questi gruppi , per lasciare almeno una traccia positiva di accoglienza e ospitalità d’eccellenza che possa filtrare con l’antico e sempre efficace “passa parola” con quali interventi di richiamo culturale/artistico , di eventi e di semplice decoro urbano si sta programmando ? Richiamando la riflessione da cui avevo iniziato “Piazza Armerina Città Ospitale” , chiedo : quali interventi urbani sono stati fatti al Generale Cascino , luogo dove dovrebbero arrivare i Pullman dei crocieristi se la zona versa in un penoso stato di abbandono e degrado , con l’orribile immagine del decadente edificio del cinema Ariston ? Per chiudere questa mia lunga analisi e spero foriera di riflessioni per i miei Concittadini sottolineo che il “pilomat” ( dispositivo elettronico) che doveva aprire e chiudere il traffico veicolare in via Garibaldi , inaugurato in pompa magna con banda musicale e discorso dal neo Assessore al Turismo Carmelo Gagliano con alle spalle( vedi foto in rete) una via disadorna e desertica, dopo appena due ore di vita è stato“abbattuto” da una automobilista che non ha visto “il fungo” meccanico sorto dalle “balatelle laviche” …vuoi vedere che è un segnale premonitore del destino sul futuro di questa isola pedonale e della attività fallimentare del Sindaco e dei suoi collaboratori?
Fabrizio Tudisco

lunedì 5 dicembre 2016

LA VITTORIA DEL NO - LA SCONFITTA DI RENZI, DI CROCETTA E DI MIRODDI

Questi i risultati del Referendum ITALIA NO 60 % SI 40 % SICILIA NO 71 % SI 39 % PIAZZA ARMERINA VOTANTI 9.716 SEZIONI 28 VOTI SI 3.064 31,82% VOTI NO 6.565 68,18% VOTI VALIDI 9.629 BIANCHE 18 NULLE 69 TOT.9.716

sabato 3 dicembre 2016

Il comprensorio di Piazza Armerina Aidone, fra i più suggestivi dell’entroterra siciliano per ricchezze archeologiche e artistiche , anziché divenire un contenitore privilegiato del Turismo nazionale e internazionale è diventato un campo profughi permanente ......

Notizie di questi giorni confermano che è imminente l’apertura di un Centro Accoglienza Richiedenti Asilo a Piazza Armerina con sede presso una struttura alberghiera convertita per lo scopo e che ospiterà ben trecento clandestini. Tra le iniziative di contrasto a questo pericoloso progetto ho inoltrato al Presidente del Consiglio Comunale di Piazza Armerina una dettagliata richiesta per trattare urgentemente l’argomento in Consiglio comunale al fine di individuare tutte le forme giuridiche / amministrative e di indirizzo politico per bloccare sul nascere tale infausta attività imprenditoriale che passa come sempre sulla testa dell’ignara Cittadinanza Piazzese. Ma in questo periodo non è solo il territorio di Piazza Armerina ad essere minacciato da questa ulteriore “invasione legalizzata di clandestini” ma anche il vicino Comune di Aidone con il paventato arrivo fra pochi giorni di ben 60 clandestini minorenni. Quest’ultima Cittadina ha già in attivo uno SPRAR , un Centro per minori , due centri di accoglienza di cui uno presso un Albergo locale per un totale di 160 extracomunitari a fronte di una popolazione che non supera i 5000 abitanti . Al fine di rispettare i parametri proporzionali e non creare alcuna tensione sociale tra la Popolazione residente ed extracomunitaria soprattutto in presenza di attività SPRAR , il Ministero degli Interni tramite le Prefetture , compresa quella di Enna , ha diramato una circolare esplicativa per il pieno rispetto della normativa . Pertanto non si comprende come le Autorità competenti di Augusta in materia di coordinamento e affidamento degli extracomunitari agli Enti già regolarmente accreditati abbiano autorizzato l’IPAB S.Lucia di Enna di ospitare ben 60 minori in una struttura di proprietà di un privato. Il comprensorio di Piazza Armerina Aidone, fra i più suggestivi dell’entroterra siciliano per ricchezze archeologiche e artistiche , anziché divenire un contenitore privilegiato del Turismo nazionale e internazionale è diventato un campo profughi permanente che beneficia solo le tasche di pochi a discapito della tranquillità e della sicurezza dei Piazzesi e degli Aidonesi. Tale abuso politico/amministrativo va ben oltre il buon senso sulle giuste proprorzioni di ospitalità che devono essere rispettate e che questi due centri hanno già mostrato da quando esiste il problema dei flussi migratori clandestini. E’ ora di dire basta e impedire in modo democratico e civile che questi progetti possano realizzarsi. Fabrizio Tudisco