mercoledì 25 febbraio 2015

DI CHI E' LA COLPA?

- Direttore Ufficio Postale Piazza Armerina - Direzione Provinciale Poste Via Volta, 1 – 94100 ENNA p.c. Al Capo Divisione delle Poste Viale Europa,175 – 00175 ROMA p.c. Direzione Regionale Poste Via A.De Gasperi, 113 – PALERMO OGGETTO: Ritardo recapito corrispondenza fatture trimestrali Società gestore servizio idrico “AcquaEnna”. Il sottoscritto, Fabrizio Tudisco portavoce provinciale Enna di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, a seguito del ripetersi del gravoso ritardo , da un minimo di 15 giorni ad oltre un mese, con cui vengono recapitate- prive di timbro e data di arrivo e partenza postale - le corrispondenze trimestrali con le fatture emesse dalla Società “AcquaEnna” gestore del servizio idrico provinciale; premesso che la Società “AcquaEnna” è obbligata a rispettare la normativa vigente a tutela del consumatore che determina la emissione e la consegna all’Utente della fattura con almeno venti giorni di anticipo prima della scadenza della stessa, CHIEDE di conoscere se tale disservizio a Piazza Armerina e in tutti i Comuni della provincia di Enna , capoluogo compreso , che produce l’indebita richiesta della mora per ritardato pagamento nei confronti dell’incolpevole Utente, è da addebitare ad eventuali e costanti disservizi nella consegna da parte delle Poste Italiane della suddetta corrispondenza oppure ha come unico responsabile la Società “AcquaEnna”. Ringraziando per la cortese attenzione, a tutela dei diritti dell’Utente, porgo deferenti ossequi. Piazza Armerina 25 Febbraio 2015 Fabrizio Tudisco Portavoce prov. Fratelli d’Italia A.N.

GIORNALE DI SICILIA- CRONACA DI ENNA - 25/02/2015

SIAMO CON L' ACQUA(ENNA) ALLA GOLA ....."Ci uniremo con un comitato per intraprendere una class action contro i soprusi di Acquaenna"

"Ci uniremo con un comitato per intraprendere una class action contro i soprusi di Acquaenna" Questo è quanto è emerso al termine dell'affollata riunione , organizzata da Fabrizio Tudisco e Assoconsumatori in un noto albergo di Piazza Armerina , presenti anche Cittadini di Aidone e Valguarnera per far conoscere le anomale pretese del gestore del servizio idrico su alcune voci presenti in bolletta. L’idea è di formare un comitato unitario a livello provinciale con una struttura capace di affrontare in modo adeguato tutti i problemi causati dalla discutibile gestione di Acquaenna. Fabrizio Tudisco, nel corso del suo intervento, ha sottolineato l'urgente necessità di contrapporsi allo strapotere di Acquaenna attraverso la conoscenza delle norme a tutela del consumatore e di conseguenza intraprendere in modo legale e collettivo una "class-action" contro il gestore del servizio idrico. " Molteplici sono le contraddizioni di natura legale ed amministrativa che motivano questa scelta : l'atavico e abnorme ritardo della consegna delle bollette trimestrali ai Cittadini . L'Utente , si vede recapitata la bolletta con 30/40 giorni di ritardo con la mora per ritardato pagamento che viene poi addebitata nella fattura successiva. Tale palese anomalia consente ad Acquaenna di riscuotere indebitamente le more per ritardato pagamento in barba alla normativa che prevede che le bollette debbano essere recapitate almeno 20 giorni prima della scadenza". Pippo Bruno, Presidente di Assoconsumatori e gli Avvocati Ilaria Di Simone e Francesca Denaro, hanno illustrato esaustivamente le incongruenze economiche/finanziarie sul deposito cauzionale e sulle partite pregresse 2005/2010. Bruno ha affermato " L'Utente è stato costretto a versare per ben due volte il deposito cauzionale: la prima volta ai Comuni e successivamente una seconda volta al gestore del servizio. Una vera e propria beffa. Idem per quanto riguarda le partite pregresse 2005/2010 ovvero una somma di circa 22 milioni di euro che gli Utenti dovranno sborsare per far recuperare ad Acquaenna , nell'arco di 10 anni, somme che andrebbero correttamente calcolate nei "rischi d'impresa" sull'aggiudicazione pregressa della gara e che invece, secondo gli Avvocati Ilaria Di Simone e Francesca Denaro di Assoconsumatori, vengono prelevate illeggittimamente nelle fatturazioni dei consumi. Molte le domande poste dai presenti e tutte collegate all'esoso costo dell'acqua che ha raggiunto oltre i 3 euro al metrocubo, al taglio delle forniture di acqua a famiglie disagiate e soprattutto la forte volontà popolare di avere "L'Acqua pubblica" nuovamente gestita dai Comuni così come espresso dal referendum di qualche hanno fa e vergognosamente disatteso dai Governi Nazionale e Regionale.

mercoledì 18 febbraio 2015

RIPRENDO QUESTA LUCIDA ,NUDA E CRUDA ANALISI DEL PROF.MICHELE LA PORTA CHE TROVO MALEDETTAMENTE VERA !

Ciò che è lecito chiedersi è quanto interessi oggi all’Italia, all’Italia che si è scelta un Presidente siciliano, della Sicilia. Di questa terra che non sa dare che problemi. Di questa terra di mafiosi, di pupi e pupari, di senza lavoro, di gente sporca, brutta e cattiva. Di questa terra di consorterie piccole e grandi, di tenie affamate impossibile da snidare, di cristiani in combutta con il diavolo, di gente pronta a tradire per una poltrona, una poltroncina, una sedia, una seggiola, uno sgabello, uno strapuntino. Di questa terra di ospedali e tribunali soppressi, di polizia senza soldi per la benzina, di scuole e università allo sbando, di paesi svuotati dall’emigrazione, di imprese fallite, di negozi vuoti e di centri commerciali affollati, di bidonville di rom e africani e di baraccopoli di terremotati. Di questa terra con l’acqua sprecata e l’acqua razionata, di strade impercorribili, di viadotti fatti col cemento impoverito, di mulattiere e di plastici del ponte dei record, di ferrovie da Far West e tranciate allo Stretto di ogni collegamento con il resto del Paese. Di questa terra di disperati, di schiavi, di lerci pancioni sboccati e scheletri ambulanti che leccano la sarda, di gattopardi scuoiati e di cafoni in abito gattopardato, di assessori maneggioni e amici degli amici, di usurai che prendono la comunione e di giovani traditi da tutti i santi che sfilano in processione. Quanto importa all’Italia tenersi una simile terra? Una terra che non fa che procurare guai? Che se la piglino pure. D’altronde non sarebbe nemmeno la prima volta, no? Di sangue africano o anche arabo ne scorre a iosa nelle vene dei siciliani e fino a ieri le loro donne andavano coperte da un velo così lungo e nero da sembrare un burqa. Dove sarebbe, dunque, lo scandalo? Michele La Porta

NON MANCATE ....PER CONOSCERE E CONTESTARE LEGALMENTE I SOPRUSI DEL CARO ACQUA

LA MANCATA PULIZIA DELLE CADITOIE PRODUCONO EFFETTI DEVASTANTI....LE VIE DELLA NOSTRA EX RIDENTE CITTADINA SI TRASFORMANO IN CANALI MELMOSI E PERICOLOSI PER LA VIABILITA' ED ANCHE PER LE POSSIBILI INFILTRAZIONI DI ACQUA NELLE ABITAZIONI CONFINANTI....NE E' DA ESEMPIO VIA DEI NORMANNI (NEI PRESSI DEL VILLAGGIO KENNEDY)

LA FOTO E' STATA SCATTATA IERI SERA 17/2/15 ...IMMAGINATE OGGI DI QUANTO SI SARA'ALZATO IL LIVELLO DELL'ACQUA....

lunedì 16 febbraio 2015

ASSOCONSUMATORI - MARTEDI' 24 FEBBRAIO , ORE 18,30 , HOTEL VILLA ROMANA - INCONTRA LA CITTADINANZA PER FAR CONOSCERE TUTTE LE INIZIATIVE PER OPPORSI LEGALMENTE AL "CARO ACQUA" ....

TEMA DELLA RIUNIONE : PARTITE PREGRESSE 2005/2010 - INDENNITA'DI MORA PER RITARDATO PAGAMENTO - DEPOSITO CAUZIONALE RELAZIONERANNO IL PROF.GIUSEPPE BRUNO PRESIDENTE DI ASSSOCONSUMATORI ENNA E L'AVV.ILARIA DI SIMONE CONSULENTE LEGALE DI ASSOCONSUMATORI.

mercoledì 11 febbraio 2015

La mora nell’acqua-Oltre la beffa il danno

COMUNICATO STAMPA
Ci risiamo ! Arrivano ancora una volta, con notevole ritardo, le bollette trimestrali di Acquaenna con la conseuta pretesa della Società del servizio idrico del pagamento con gli interessi di mora per ritardato pagamento .In questo caso monta la rabbia di chi si ritrova a pagare more e interessi sulle bollette arrivate in ritardo. Ma di chi è la colpa? Di chi le consegna o di chi le spedisce? E non c’è modo di evitare di pagare per le colpe altrui?
Il ritardo nel recapito da parte di Acquaenna e/o delle Poste che ne cura il servizio è diventato una vera e propria piaga pagata a caro prezzo dai consumatori e dalle imprese che si vedono addebitare ingiustamente i costi delle morosità dalla società di fornitura. Le lettere di notifica , non riportano alcun timbro postale che ovviamente penalizza il cliente per cui è impossibile dimostrare la data di arrivo della fattura che riporta all’interno la scadenza della stessa con ritardi che poi vanno da 15 giorni ad oltre un mese. A quanto ammonta il danno per gli utenti? L’interesse che applica Acquaenna è del 2,15% , con balzelli che vanno da pochi centesimi di euro a diversi euro che ,moltiplicati per migliaia di utenze, fanno incassare alla Società un bel gruzzoletto accessorio. Il consumatore dovrebbe, ogni volta che riceve una bolletta oltre il termine di scadenza, inoltrare un reclamo ad Acquaenna e alle Poste in cui chiede l’attestazione della data di consegna in modo da poter dimostrare di aver realmente ricevuto in ritardo la fattura e che, dunque, il pagamento oltre la scadenza non è a lui imputabile. Poste, però, non agevola la produzione di questo documento, senza il quale il consumatore non ha speranze di vedere riconosciute le proprie ragioni: solo una volta che è riuscito a ottenere l’attestazione, infatti, può agire in giudizio oppure denunciare l’accaduto all’Antitrust”. Il problema, potrebbe essere facilmente risolto da Acquaenna con la comunicazione dell’emissione della fattura mediante mail o sms telefonico, attraverso la richiesta e registrazione dell’Utente, al pari di altri servizi come luce,gas, telefono. Altrimenti gli Utenti dovrebbero ricorrere ad una “class-action” per porre fine a questo grave e ingiustificato balzello che lievita i costi di un servizio già pagato a “caro prezzo” . Fabrizio Tudisco Portavoce provinciale FDI-AN

sabato 7 febbraio 2015

LA CRAVACCATA E LA CAVALCATA ....UN GEMELLAGGIO CHE S'HA DA FARE

DOPO IL CLAMOROSO SUCCESSO DI PARTECIPAZIONE AL CARNEVALE DI LICATA NEL 2014 E "LO SCONTATO" IDENTICO SUCCESSO DI CRITICA E PUBBLICO (CON ANNESSO RITORNO TURISTICO)CHE AVRANNO I NOSTRI LUNGIMIRANTI AMMINISTRATORI AL CARNEVALE DI ACIREALE 2015..... PROPONIAMO AL SINDACO MIRODDI E AL SUO STAFF "DI ESPERTI" DI PERSEGUIRE LA METAMORFOSI STORICO /CARNASCIALESCA DEL PALIO NORMANNI.... PARTECIPANDO NEL 2016 ALLA "CRAVACCATA" DI GANGI.... CONSIDERATA L'ASSONANZA CON LA "CAVALCATA" DI PIAZZA ARMERINA....
A PARTE LA IRONICA PROVOCAZIONE PER DISSENTIRE SULLA INFAUSTA SCELTA DEL SINDACO DI CONSENTIRE LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA'COLLEGATE AL PALIO DEI NORMANNI NEL CARNEVALE DI ACIREALE, L'OCCASIONE CI PERMETTE DI SUGGERIRE AI PIAZZESI DI VISITARE UNO DEI PIU' BEI BORGHI D'ITALIA E DI ASSISTERE ALLA ORIGINALE "CRAVACCATA" DI GANGI ....... "Carnevale di Gangi" 07 / 17 febbraio - Gangi (PA) A Cravaccata, il Carnevale di Gangi 7, 14, 15, 16, 17 Febbraio 2015 Gangi (PA) Il martedì grasso a Gangi, in provincia di Palermo, si festeggia il Carnevale, con la tradizionale manifestazione "A Cravaccata". L’origine della manifestazione coincide con quelle che si svilupparono in Europa nel XVIII sec., e l’originalità di quella gangitana ha fatto si che venisse inserita nel calendario delle manifestazioni nazionali. Consiste in una sfilata di cavalieri mascherati e carri allegorici che percorrono le vie del centro storico fino ad arrivare in Piazza del Popolo, dove ha luogo la premiazione dei vincitori. La giuria è costituita da rappresentanti dell’amministrazione comunale, della Pro-Loco e delle Associazioni operanti nel paese. La stessa si svolge il Martedì di Carnevale a conclusione di un’attività di carattere ricreativo che prevede in particolare il "Carnevale dei Bambini" serate danzanti che si svolgono a partire da Dicembre fino appunto a questa data. 'A CRAVACCATA Nell'altra direttrice del nostro carnevale veniva privilegiata la sfera privata e personale, ma non per questo meno divertente. Con una tradizione che si perde veramente nella notte dei tempi, e senza che si abbia notizia che la stessa fosse presente presso altri paesi, a Gangi, nel periodo di carnevale, si festeggiano, in quelli che precedono il giovedì grasso, i “giovedì degli amici, delle comari e dei compari”. Essi consistono prima in un pranzo o in una cena organizzati da un gruppo di amici/che, e poi nel vestirsi in maschera tutti insieme e andare in giro per le strade del paese, recandosi “o' sunu a parti 'i casa”. In una società piuttosto rigida nei confronti della donna, questo costituiva un momento di grande libertà per le donne e, per certi versi, esso ha anticipato le riunioni che oggi le donne tengono in occasione della loro festa. Lo scopo dei “giovedì” era ed è quello di rinsaldare un rapporto di amicizia. Alla fine della festa tutti i partecipanti sono formalmente vincolati nel rapporto di “amici”, o di “cumpari”, o di “cummari”, e il “tu” viene sostituito dal "voi", costituendo, spesso, un vincolo più forte rispetto anche a quello di parentela. Nel “giovedì cumpari” i partecipanti, naturalmente, saranno solo maschi, nel “giovedì cummari”, viceversa, solo donne. Oggi, a differenza di qualche anno fa, i due sessi sono presenti in tutti e tre i giovedì. Per maggiori informazioni e programma: www.comune.gangi.pa.it