martedì 24 giugno 2014

Poste da terzo mondo : Valguarnera come Piazza Armerina

(foto d'archivio) Si comunica , in qualità di Portavoce provinciale di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale, di avere ricevuto numerose comunicazioni di disservizi che si verificano quotidianamente all'Ufficio Postale di Valguarnera ed in particolare nei periodi di maggiore affluenza per ottemperare ai versamenti delle utenze domestiche di luce,gas, telefoni , IMU e TARI. Alla luce dell'evidente disservizio dovuto alla carenza di organico (presenza di un solo operatore allo sportello) si presume, dopo aver constatato tale problema a P.Armerina e a Valguarnera che lo stesso problema interessi diversi comuni e quindi potrebbe essere generalizzato in buona parte della provincia. Pertanto inoltrerò protesta scritta alla Direzione provinciale, regionale e nazionale delle poste e per conoscenza al Gruppo parlamentare di FDI-A.N. della Camera dei Deputati al fine di potenziare urgentemente tutti gli Uffici postali della provincia che evidenziano una carenza di organico. La recente privatizzazione delle Poste, Società controllata comunque dal Ministero dello Sviluppo Economico, anzichè migliorare i tempi di attesa all'Utenza li hanno difatti peggiorati. Il paragone di servizi da terzo mondo è adeguato per descrivere una società che gestisce un vasto patrimonio di risparmi e conti correnti dei privati, moltissimi dei quali sono i pensionati e piccoli risparmiatori. E' inammissibile che chi contribuisce a sostenere un vero e proprio Istituto di credito e servizi debba sottoporsi a veri e propri tours des forces per pagare una bolletta , versare dei risparmi , ritirare o spedire un pacco o una raccomandata. Le Poste inoltre , pur dando la possibilità al Cittadino, di esporre reclamo , non sembrano poi tenere in debita considerazione, tali segnalazioni che rimangono solo carta straccia. Fabrizio Tudisco Portavoce provinciale Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale.

giovedì 19 giugno 2014

Controcorrente - "Cornuti e Mazziati"

FRATELLI D’ITALIA ALLEANZA NAZIONALE – IL PORTAVOCE PROVINCIALE Comunicato Stampa Piazza Armerina 19 Giugno 2014 Quello che è avvenuto ieri ed oggi all’Ufficio Postale di Via S.La Malfa di Piazza Armerina è veramente inaudito e paragona la nostra Città, di 22.000 abitanti e sede di uno dei più importanti siti UNESCO, ad un villaggio del terzo mondo. Sono anni che l’Ufficio postale evidenzia palesi disservizi e ad oggi non sono state mai raccolte da chi di dovere le ataviche e giustificate proteste da parte dell’Utenza per migliorare i servizi così tanto decantati e promossi da Poste Italiane. Gli ultimi disagi che si sono verificati rappresentano la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Io stesso, presente nei locali per alcuni versamenti, ho verificato la ressa di giorno 18 – mattina e pomeriggio- quando molti cittadini si sono recati presso gli sportelli sottoponendosi ad un vero e proprio stress fisico / emotivo. Oltre ai normali Cittadini chi ha subito maggiormente il disagio è sempre in particolare la categoria degli anziani e dei disabili e molte sono state le proteste che hanno contraddistinto l’attesa per ottemperare con solerzia ai propri doveri contributivi visto che proprio in questi giorni sono state recapitate le bollette della TARI, ENEL, GAS e TELEFONO. Per il cittadino si è trattato di subire una vera e propria beffa – cornuti e mazziati recita un vecchio aneddoto siciliano- e mai come in questo momento l’Ufficio postale della città dei mosaici sta toccando punte di disagio così elevato con servizi allo sportello lenti e inadeguati per le centinaia di cittadini presenti nei locali. La responsabilità non è certo del povero Direttore o del Personale che si prodiga e riceve, a volte, ingiustificati attacchi dagli inferociti astanti costretti ad attendere ore e ore per poter accedere al servizio, ma di chi dovrebbe potenziare una volta per tutte la sede di Piazza Armerina con un aumento di personale adeguato al numero di abitanti e non dimentichiamo Città a forte vocazione turistica. Attualmente , solo tre unità , sono operative e non sempre agli sportelli ed oggi si è toccato il fondo con l’imprevista chiusura dell’Ufficio del quartiere Monte per mancanza di personale. E’ possibile che questi disagi si verificano solo a Piazza Armerina e non accadono in alcun centro dell’ennese men di meno nell’ex capoluogo di provincia ? Pertanto, a nome e conto della Forza politica che rappresento, formalizzerò urgentemente una protesta scritta che invierò alla Direzione provinciale delle Poste di Enna chiedendo l’immediato potenziamento delle unità operative dei due Uffici postali ( via S.La Malfa e Monte) ed inoltrerò per conoscenza analoga protesta alla Direzione Regionale delle Poste . Si allega reclamo . Fabrizio Tudisco

martedì 17 giugno 2014

RIFIUTI : Mentre a Piazza Armerina hanno fatto di tutto e di più per aderire alla SRR CL2 a Gela succede questo...

quotidianodigela.it ATTUALITÀ La città tra i rifiuti e scoppia la protesta: Tekra sotto accusa sulla differenziata Stampa Email Dettagli Data pubblicazione Lunedì, 16 Giugno 2014 10:58 Scritto da redazione Gela. Confusione totale sulla raccolta differenziata. La città è immersa nell’immondizia non perché vi sia in atto una serrata degli operatori ecologici ma solo perché non ci sono più cassonetti. In ogni angolo della città rifiuti lasciati dove prima c’erano i contenitori. La ditta Tekra viene accusata di non aver operato una dovuta campagna informativa. Centinaia di famiglie non hanno ricevuto i sacchetti tantomeno la brochure informativa. L’ufficio Urp del Comune è stato invaso da mail e telefonate di protesta. Molte arrivano dal quartiere Macchitella. “Non abbiamo balconi – scrivono – non possiamo tenere i rifiuti organici dal venerdì al lunedì in casa con la puzza di resti di pesce, sugo o altre sostanze alimentari. E quelle persone che hanno anziani disabili in casa? O i pannolini dei neonati?”. Insomma l’esordio non è promettente e la gente continua a lasciare l’immondizia là dove prima c’erano i cassonetti. A proposito, ma che fine hanno fatto i soldi che l’ex Ato Cl2 aveva destinato alla campagna di informazione per la differenziata? (bando da 4000 mila euro) ...E NOI,QUASI UN ANNO FA, SCRIVEVAMO QUESTO :



Il passaggio del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani dalla Società EnnaEuno a SRRCL2 deciso dalla precedente Amministrazione comunale ( confermato anche dall’attuale Amm.ne)con la motivazione di un abbattimento dei costi e del rilevante miglioramento del servizio con il trascorrere dei giorni si fa sempre più debole in relazione alle notizie sempre più precise che descrivono una realtà ben diversa. Pertanto prima che sia troppo tardi per poter recedere da ogni vincolo di natura legale e amministrativa, nel tentativo di fare chiarezza, mi permettoquale responsabile comunale di Fratelli d'Italia di invitare il Sindaco Miroddi e tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale a fare delle riflessioni :
Il comune di Piazza Armerina, attualmente, paga 3.600.000,00 € circa per il servizio di igiene urbana, conferimenti in discarica compresi. Il cantiere è composto da 48 unità.L’ATO EN1 ha redatto in data giugno 2013 il progetto per il servizio da svolgere nella Città, conferimenti compresi, con servizio di raccolta porta a porta nel centro storico, per un costo totale pari a 3.644.000,00€.(anche aggiungendo l’iva della fattura emessa al 21% (770.000,00€ circa) ed un minimo di servizi aggiuntivi, non verrebbero superati comunque i 4.500.000,00€. (ricordiamoci che l’iva non dovrebbe essere un costo!!!!)
La SRR CL 2, SRR a cui ha aderito Piazza Armerina, ha proposto un progetto per un costo totale di 5.125.000,00€.
A tale costo bisogna aggiungere le 6 unita assegnate al cantiere di igiene urbana più gli 11 impiegati tecnici-amministrativi di cui il comune ha già notizia ufficiale da prendere in carico pare anche con l’intimazione dell’Assessorato reg Energia e Pubblica Utilità in quanto facenti parte della quota azionaria che il comune ha tutt’oggi dell’ATO EN1.
A tal uopo ai 5.125.000,00€ del progetto proposto bisogna aggiungere il costo delle suddette 17 unità. Ipotizzando un costo medio di 45.000,00€ annuo per unità, pari a 765.000,00€ annui, porterebbe il costo totale del servizio offerto da CL 2 a 5.890.000,00€!!!!! Significherebbe aumentare del 60% circa i costi .

  Il Dipartimento Regionale Acque e rifiuti,  ha imposto alla SRR CL2 di prendere in organico la quota parte di personale tecnico amministrativo di ennaeuno afferente alle quote di piazza armerina , pertanto ne deriva che:
Ø  visto il progetto proposto da CL2 per il servizio di igiene urbana per il comune di Piazza per un totale di 5.125.000,00€; aggiungendo le 15 unità inserite nell’elenco da EnnaEuno in carico al comune di piazza; si ha una prova tangibile che il costo del servizio per il comune di piazza arriverà a superare i 6.000.000,00€.
Ø  Il cantiere di piazza, con attualmente 40 operativi ed 8 tra sorvegliante, capisquadra, coordinatori ecc, si troverà ad avere 40 operativi e 23 impiegati!
Ø  Alla luce di quanto esposto non sarebbe urgente e più opportuno convocare, nelle sedi istituzionali, le concertazioni necessarie al passaggio “in nuce” per definire tutti gli aspetti al meglio piuttosto che ricorrere eventualmente in sede legale con aggravi spesa per le casse comunali  visto il brevissimo tempo rimasto (solo 10giorni, compresi 2 sabati e 2 domeniche, da oggi!!!!)?
Se la società EnnaEuno avesse attivato le procedure di mobilità e licenziamento del personale in carico a Piazza Armerina come mai nessuna forza sindacale sta predisponendo azioni in difesa di questi lavoratori?

v  Un appalto da 6.000.000 di euro anno è di così poco conto per le casse del comune?
v   Il bilancio non ne risentirà della maggior spesa di più di 2.500.000,00€?
v  Come farà il sindaco, la giunta ed il consiglio comunale a giustificare tale operato?

Le 15 unità assegnate al comune di Piazza Armerina  da ennaeuno fanno parte di due blocchi diversi:
- il primo blocco composto da 6 unità assegnato al cantiere di igiene urbana a mezzo di apposito ordine di servizio. Tale blocco va ad aggiungersi ai 48 a libro matricola del comune di piazza;
- il secondo blocco composto da 9 unità è la dote di personale tecnico amministrativo che s’ impone a SRRCL2 di prendere in carico.
Quindi, posto che per i 48 a libro matricola non dovrebbero esserci problemi visto che per i 9 tecnici amministrativi vi è la sicurezza dettata dalla nota regionale ne consegue che il problema di possibili licenziamenti, disagi e problemi ricadrebbero tutti in capo ai 6 sfortunati assegnati al servizio di igiene urbana di piazza con ordine di servizio. Il CCNL è stato rispettato?


Come farà il sindaco a giustificare tale maggior costo?
Non solo…..non bisogna dimenticare che la SRR CL2 ha già comunicato ufficialmente al comune che il servizio si può espletare benissimo con 35 unità e che quindi ci sono 13 esuberi rispetto l’organico in essere al 24.08.2013 u.s. e che non intende reintegrare tale forza lavoro man mano che per pensionamenti o altra causa il numero originario dei 48 diminuirà.
(Anche tale assunto è impossibile da praticare! Perche se vanno in pensione 5 autisti…che faccio non reintegro autisti? Faccio guidare i mezzi pesanti a chi non ha i requisiti ?)
Bisogna anche sapere, come palesato da tutte le parti, che i nuovi consorzi di comuni (quelle che furono le provincie) saranno ridisegnati sulle costituende SRR. In realtà logica vuole che avvenga il contrario, come previsto dalla legge 9/2010. Ma essendosi costituite prima le srr saranno i consorzi dei comuni ad essere ridisegnati sulle srr.
Questo significa che, partecipando ad una srr con comuni quali Gela, Niscemi, Mazzarino, Riesi ecc il comune di Piazza armerina sarà uno dei tanti e non la perla principale fra i 21 della provincia come fin’ora è stato con Enna. Piazza Armerina non potrà mai competere  per numero di abitanti con Gela con  il conseguenziale ridimensionamento d’importanza politica e sociale. Attualmente Piazza Armerina vanta 2 deputati regionali ed è sede della Diocesi. Pertanto con questo spostamento su un asse geografico e politico totalmente sbilanciato per numero di abitanti potremmo perdere la possibilità di mantenere e  rieleggere 2 deputati regionali ; la sede della Diocesi  potrebbe essere messa in discussione in quanto Gela più grande e capofila potrebbe rivendicarne la titolarità cancellando la realtà religiosa, storica e culturale che vanta da secoli la nostra Città.
A questo punto chiedo :
qual è l’utilità dell’adesione alla SRR CL2?
Minor costo del servizio di igiene urbana?... NO!
Acquisizione di prestigio turistico, sociale, culturale e politico?... NO!
Agevolazioni sul piano delle infrastrutture e dei servizi?.... NO!
SRRCL2……CUI PRODEST?    
                                                                                         
                                                                                                    FabrizioTudisco

giovedì 12 giugno 2014

Touchè

Touchè in francese significa toccato. E' un termine usato nella scherma quando si colpisce l'avversario e sembra proprio il caso di dirlo ad Agostino Sella dopo aver "scatenato" la sua replica al post Controcorrente- Immigrati : business o problema per la sicurezza di Piazza Armerina?. L'articolo , trasmesso e pubblicato da "Startnews", ha scatenato la dura reazione dell'"Architetto di Dio" che, nella replica, mi attacca a tutto campo accusandomi di avere fatto un copia e incolla su un articolo on-line , di non avere alcuna conoscenza del problema immigrazione e soprattutto - ed era prevedibile- di fomentare odio e razzismo verso gl'immigrati. Gradirei conoscere da Agostino, visto che, al pari della Boldrini, è un grande esperto del problema SPRAR come mai Afghani, Pakistani, Indiani e tutto il terzo mondo perseguitato politicamente percorrono decine di migliaia di Km per venire proprio in Italia a chiedere asilo politico anzichè tentare di entrare in altri Paese molto meglio organizzati rispetto al nostro. Al di la della risposta che vorrà darmi è indubbio che questo fenomeno sta creando in Sicilia gravissimi problemi di ordine pubblico . Agostino non segue le notizie giornalistiche e non fa caso a tutto quello che è accaduto e quotidianamente accade da Lampedusa ad Augusta, omette colpevolmente di fare riferimento al motivo del mio intervento: ovvero alla manifestazione inscenata da un nutrito gruppo di "Ospiti" stranieri. Egli dedica tutta la replica ad individuare contraddizioni ed errori su quanto da me dichiarato e in parte ripreso, per quanto riguarda i dati, dalla abbondante produzione giornalistica sull'inarrestabile fenomeno migratorio. La sicurezza di una città e dei suoi abitanti è per Sella e per una certa parte politica un argomento tabù! Se se ne parla, in modo diverso dal loro pensiero, si è razzisti e lo si fa per farsi pubblicità politica peggio ancora se parlandone si può palesare un evidente conflitto d'interessi tra ospitalità e business ! Ritengo come Rappresentante provinciale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale di avere tutto il diritto di farlo e di interpretare la preoccupazione di una vasta fetta di popolazione che comincia ad avere qualche perplessità sull'aumento esponenziale delle presenze straniere in Città.... che non sono (magari) quelle turistiche. Tutto questo non c'entra assolutamente nulla con l'integrazione, la solidarietà e l'ospitalità che umanamente e generosamente va data ai più deboli ma non confondiamo questi valori - che non sono a pagamento - con il razzismo e l'intolleranza gratuita e pretestuosa. Fabrizio Tudisco Portavove provinciale Fratelli d'Italia

mercoledì 11 giugno 2014

Controcorrente - I centri di accoglienza sono un business o un problema per la sicurezza cittadina?

(foto Roberto Palermo) C'era da aspettarselo! Prima o poi sarebbe accaduto quello che già accade in diversi comuni siciliani (Augusta su tutti). Stiamo parlando della protesta degli immigrati inscenata ieri nei pressi del centro d'accoglienza predisposto al Park Hotel Paradiso in c.da Ramaldo. Agostino Sella, qualche mese fa , sentenziò che i centri di accoglienza sono una risorsa economica, sociale e culturale per le collettività che li accolgono. Sella, avrebbe dovuto spiegare in modo analitico e senza scivolare nella retorica e nel buonismo di facciata, in che modo si sta sviluppando questo eterogeneo ritorno per la città e per i cittadini, a parte quello economico individuabile solo per alcuni. Sino ad oggi siamo stati attenti osservatori di questo fenomeno e ci siamo ben guardati dall'esprimere opinioni negative o quanto meno delle reali perplessità da quando sono arrivati le prime decine di migranti - oggi diverse centinaia- nella nostra Città. Il fenomeno in Sicilia sta diventando di proporzioni bibliche, con migliaia di clandestini/migranti/profughi ( a voi la scelta dell'aggettivo)che arrivano comodamente "traghettati" dalle nostre navi militari a spese del contribuente italiano. Poco importa che in mezzo a questa gente ci possano essere criminali di ogni genere e portatori di malattie contagiose. In questa Italia, dove gl'italiani sono sempre più con le pezze nel sedere e dove i problemi reali si nascondono come la polvere sotto il tappeto, fare levare fuori dal coro la voce del dissenso ti etichetta subito come razzista. Il flusso degli immigrati, sulle coste siciliane in particolare, sta diventando una invasione nell’ambito dell’operazione di accoglienza nazionale ‘Mare Nostrum’. L'operazione, determina dal punto di vista della frontiera mediterranea due importanti conseguenze: La prima è che il flusso ne risente e tende a aumentare, non solo perchè si introduce un elemento di protezione ma perchè, venendo gli immigrati raccolti in mare su navi militari, non vengono dirottati nei vari paesi cui proverebbero di accedere, ma entrano tutti nel sistema Italia. Loro stessi non è che che gradiscano questa cosa, magari hanno famiglie o gruppo etnici in altri paesi da raggiungere. E poi c’è la questione della clausola della Convenzione di Dublino: essa prevede che la procedura per il riconoscimento dello stato di rifugiati sia a carico del Paese in cui vengono individuati la prima volta. Per l’Italia è un peso, per loro è una complicazione che li penalizza. Non si può andare avanti così, la frontiera esterna è dell’Unione europea, non solo nostra». Che fare? «Due sono le possibilità: una realizzabile subito. La Commissione europea potrebbe derogare alla Convenzione e consegnare i rifugiati ai paesi richiesti. La seconda riguarda gli oneri: bisogna che l’Unione se ne faccia carico distinguendo bene tra il sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). È evidente che altri non possono entrare senza rischiare il collasso del sistema. Tali evidenti falle burocratiche si ripercuotono anche sul nostro territorio ed assumono toni ancor più preoccupanti con le notizie giornalistiche che comunicano la predisposizione di un ulteriore centro di accoglienza in pieno centro storico. Giustamente Cittadini e Commercianti cominciano ad essere allarmati e la protesta di ieri, peraltro controllata egregiamente dalle Forze dell'Ordine, suona come un preoccupante campanello d'allarme per la sicurezza di Piazza Armerina e dei Piazzesi. Fabrizio Tudisco Portavoce Provinciale FDI-A.N.

lunedì 2 giugno 2014

Europee - Astensionismo e cambi di casacca

Chiusa la parentesi elettorale europea tutti o quasi i partiti locali, per bocca dei loro esponenti più autorevoli,hanno fatto le loro brave analisi del voto ritenendosi soddisfatti per il risultato acquisito. Nessuno però ha sottolineato il forte astensionismo che ha caratterizzato il voto a Piazza Armerina . Poco più di 6.600 votanti per una percentuale del 35% rispetto ai 14.000 delle comunali di appena un anno fa dovrebbero far riflettere e non far cantare vittoria a nessuno. D'altronde i vergognosi fatti giudiziari che coinvolgono ex ministri della repubblica come Scajola e peggio ancora Clini ministro dell'ambiente nel governo Monti che come ricorderete doveva salvare l'Italia dal default hanno sfiduciato e gisutamente allontanato l'elettorato dalla politica. Volendo restare nell'alveo della politica locale quest'ultime elezioni sono state contraddistinte da strani trasversalismi che continuano a non far chiarezza sul colore della maglia che i giocatori hanno indossato all'inizio della partita di questa legislatura cittadina. Parliamo di politica..quella con la p minuscola ovviamente. Non posso fare altrimenti visto il tipo di pseudo politica che fanno i personaggi in questione nella nostra città dagli slogan populisti. Si.. perchè.. per quanto riguarda l'arte del "riciclo" sia una pratica diffusa... a certe cose non ci si fa mai l'abitudine. L'abitudine è quella di passare da un partito all'altro - a volte senza far rumore ma sostenendolo elettoralmente- avendo come obiettivo la propria carriera in una visione della politica del tutto personalistica. Chi sono i funamboli nostrani della politica? Un bel gruppo di persone per la verità... che, ad ogni tornata elettorale, si mettono "sul mercato" per ottenere qualcosa da avere subito o in prospettiva. La loro capacità di controllare voti non è data per il numero degli aderenti a questo o a quel gruppo ma per il peso specifico che hanno - al momento- nella politica piazzese. Quando finirà questo malsano e vergognoso sistema è arduo dirlo e dipende esclusivamente dall'elettorato ammesso che abbia ancora voglia di andare a votare. Fabrizio Tudisco