venerdì 28 agosto 2015

SI PREDICA MALE E SI RAZZOLA PEGGIO !

PIAZZA ARMERINA = DEGRADO , SPORCIZIA , INCURIA E MALEDUCAZIONE SONO GLI ELEMENTI DOMINANTI DI UNA CITTA' VOTATA AL DEGRADO ASSOLUTO E DA CUI SARÀ DIFFICILE USCIRE. IN QUESTO DEPRIMENTE QUADRO URBANO, IN CUI IL POPOLO VIENE SISTEMATICAMENTE VESSATO DA TASSE E MULTE, ALCUNI CITTADINI SI COMPORTANO IN MODO INCIVILE E ARROGANTE IGNORANDO OGNI REGOLA DEL BUON SENSO E DEL RISPETTO DELLE NORME CHE REGOLANO IL CODICE DELLA STRADA....ECCO A VOI UN FULGIDO E INSOSPETTABILE ESEMPIO .....

domenica 23 agosto 2015

VOX POPULI - "L'Estate sta finendo"

<
"L’Estate sta finendo” è il titolo di un famosissimo brano dei “Righerira” che spopolava negli anni 80 nelle spiagge e le piazze italiane ed ascoltare o canticchiare questo motivetto riporta inevitabilmente indietro nel tempo la memoria dei Piazzesi con i ricchi ed eterogenei programmi estivi che le varie Amministrazioni comunali proponevano per intrattenere Turisti, Emigrati e Cittadini . Tanta acqua è passata sotto i ponti da allora, le finanze comunali non sono più così floride come un tempo, ma è altrettanto doveroso stigmatizzare la dilettantistica impreparazione dell’attuale Amministrazione comunale, con il Sindaco in primis, colpevole di non sapere organizzare alcunchè che susciti quanto meno l’interesse e il coinvolgimento dei Piazzesi.
Gia da tre anni il programma risulta non solo meno che mediocre ma è pure pubblicato con molto ritardo . L affluenza dei turisti è oramai limitata ai soli tre giorni del Palio dei Normanni dopodichè siamo in pieno oblio. Piazza Armerina, nel passato, riusciva ad attirare turisti nei mesi estivi non solo per la villa romana del casale o per il Palio, ma anche per le molte manifestazioni organizzate dalle passate amministrazioni. I Piazzesi ricordano con molta nostalgia le affollate serate nel catino di Piazza Europa ( oggi Falcone Borsellino) con tutti i migliori cantanti nazionali ( gli ultimi furono Edoardo Bennato e Lucio Dalla nel 2007). I programmi di iniziative promo-turistiche occupavano, come regole d’intrattenimento turistico impongono, quasi tutto l’anno con “Cortili e Balconi Fioriti” , Rassegne jazzistiche , Teatrali e di Cabaret , Manifestazioni per gruppi musicali locali, Manifestazioni sportive, Folkloristiche nei quartieri,insomma programmi eterogenei per tutte le età e per tutti i gusti. Il Sindaco Miroddi e gli altrettanto inadeguati suoi compagni di Giunta hanno invece portato Piazza Armerina al rango di villaggio da terzo mondo dove lo starnazzare di qualche gallina è già spettacolo.L'amministrazione non è in grado di programmare né di saper copiare dal passato o dal presente dai comuni viciniori, più piccoli e ben amministrati . Miroddi riesce solo a proporre un ripetitivo “Dejà vù” con programmi gia visti peraltro con l’aggravante della incapacità a saper organizzare e coordinare la macchina amministrativa. Prova inconfutabile sono i vari fallimenti dei giorni passati con poche presenze alle manifestazioni organizzate in piazza Falcone Borsellino e nella serata del 21 agosto in particolare, che prevedeva una serata con una una band offerta da un privato, si è raggiunta l'apoteosi. Infatti, nel pomeriggio, il gruppo musicale Qbeta ha trovato paradossalmente la piazza "Falcone Borsellino" invasa dalle macchine e senza alcun vigile urbano .Pesantissime le conseguenze: spettacolo rinviato di alcune ore con il risultato disarmante che solo pochissimi ( circa 15) spettatori assistevano allo spettacolo vanificando gli sforzi del privato che aveva offerto la serata. Come al solito a rimetterci sono i Piazzesi che non hanno più alcun motivo in queste sere di fittizia programmazione estiva, ad uscir di casa per passeggiare per le "oscure" vie del centro ed i privati che si guarderanno molto bene ad uscir quattrini di tasca propria per non avere alcun ritorno pubblicitario.
Stefano Lo Presti Gioventù Nazionale FDI-AN

giovedì 20 agosto 2015

Punto e Virgola di Ambra Taormina - Il riscatto siciliano comincia a Piazza Armerina: Il 'saracino' Pietrangelo Buttafuoco e la sua grintosa verve ironico-realistica, ospite al Circolo di Cultura.

Com'è possibile che la nostra amata terra siciliana debba essere ricordata solo nelle commemorazioni funebri!? Parola di Pietrangelo Buttafuoco, 'saracino' di Sicilia! Sono passate infatti solo poche ore dal travolgente intervento che giorno 18 agosto al Circolo di Cultura, ha visto protagonista il noto giornalista e scrittore in una esilarante conversazione dal titolo non casuale di "Conversazione sul Saracino" insieme al portavoce provinciale di FdI-AN Prof. Fabrizio Tudisco, che ancora ne risentiamo compiaciuti i postumi. La serata, contorniata dal belvedere degli antichi locali di P.zza Garibaldi, gremiti da piazzesi e non, di ogni colore politico, età ed estrazione sociale, ha funto da piacevole contesto nel quale i presenti hanno potuto apprezzare divertiti la grintosa verve carica di pungente ironia del celebre ospite, sapientemente incalzato dall'entusiasta curiosità del Prof. Tudisco. Il valore della millantata e alquanto inutile 'autonomia' politica siciliana, è stato l'argomento tramite cui la conversazione ha potuto, assumendo un tono decisamente battagliero, prendere opportunamente la svolta decisiva accendendosi di un marcato realismo tipicamente 'buttafuochiano' (lo stesso tramite cui l'autore ha simpaticamente istruito i presenti ammettendo che in questa precisa epoca storica, l'ottimista impara l'inglese, il pessimista il cinese e il realista...il kalashnikov!), e che ha condotto il noto scrittore, quasi mosso da un impeto di necessario riscatto, a deplorare l'immeritata e inaccettabile condizione di arretratezza e schiavitù politica di una terra, la Sicilia, in cui un enorme potenziale derivante dalle meraviglie storicoartistiche del territorio, è inaspettatamente destinato a rimanere sopito, tristemente destinata com'è la nostra terra, ha oltretutto lamentato con aria di rimprovero Buttafuoco, ad essere ricordata dai suoi stessi politici trapiantati nella Penisola, paradossalmente solo in occasione di commemorazioni funebri. Con enorme piacere per i tanti intervenuti, la conversazione ha poi nuovamente mutato tono per reinserirsi felicemente nel leitmotiv d'inizio, che attenzionava l'esposizione della 'saracinità' dello scrittore, il quale, sicuro di assecondare nell'immediato i gusti del pubblico, ha improvvisamente smesso i panni della sua identità ordinaria per indossare quelli ben più misteriosi, sconosciuti a molti, e che tuttavia gli conferiscono quel tocco di fascino e popolarità in più, di "Giafar Al Siqilli" (Giafar il siciliano), colui che a suo dire "ha conosciuto prima l'Islam e poi i musulmani", arabo sicilianizzato o forse il più arabo dei siciliani! Nessun retaggio delle intricate contorsioni psicologiche di un Dr. Jekyll/Mr. Hyde, e nonostante a suo dire, Giafar sia nella tradizione il 'cattivo delle favole', nessuno tra i suoi due personaggi è più buono o più cattivo. Più semplicemente, ci siamo trovati di fronte a chi ha voluto audacemente riscoprire su di sé una delle tante facce (un pò sbiadite) della stratificata identità siciliana che si perde nella notte dei tempi e di cui forse nessuno si ricorda più, e di fronte a chi sorridendo ha ammesso divertito, tra il compiaciuto stupore dei presenti, che cederebbe di gran lunga alla lusinghiera nomina di Emiro nella sua 'Siqillia' (la Sicilia) piuttosto che ad un incarico da Presidente della Regione, così da vestire fiero e lontano da inutili e fuorvianti giochi di potere, il ruolo di unico responsabile della bellezza del mondo, Corano docet. Ambra Taormina

domenica 16 agosto 2015

L'Opinione di Alfredo Capizzi - Tradizioni e...ipocrisia !

Piazza armerina città di cultura, tradizioni e… ipocrisia! A poche ore dalla fine del palio dei normanni, che vede vittorioso il quartiere Casalotto, nascono le prime lamentele da parte dei cittadini. Per giorni, prima dell’inizio della manifestazione , l’amministrazione comunale sbandierava tramite la stampa che nonostante i problemi economici la sessantesima edizione del palio dei normanni sarebbe stata ricordata e non sarebbe stata da meno rispetto alle altre. In effetti è andata così, non verrà dimenticata, e soprattutto non verranno dimenticate l’ ipocrisia e l’incompetenza che lo hanno accompagnato. Seguo il palio sin da piccolo, da quando ancora a mala pena camminavo e ,come tutti i cittadini piazzesi, sono stato sempre orgoglioso di questa nostra tradizione storica e dell’ indimenticabile atmosfera che accompagna questi giorni di festa. Quest’anno però , in quanto partecipante a questa edizione ,ho assistito alla peggior organizzazione di sempre. A mio parere l’ unica cosa apprezzabile è stato il ruolo della giuria la quale ha fatto rispettare il regolamento dei cavalieri giostranti alla lettera. Per il resto tutta l’organizzazione è andata ben oltre i limiti dell’ accettabile per noi cittadini piazzesi. Per citare alcuni dei fallimenti di quest’anno incomincio con il dire che vedere un terzo delle tribune del campo Sant’ Ippolito mezza vuota perché riservata agli amici e parenti dei politici è una cosa aberrante e scandalosa:Se da un lato la gente comune che vuole assistere alla manifestazione deve aspettare ore per poter entrare nel campo, per poi restare in piedi ammassati come sarde in una latta, dall’altro lato si vede l’elite che arriva con il comodo, perché non può aspettare, non può fare fila, e non può prendere caldo( che per fortuna quest’ anno ha risparmiato tutti). La cosa clamorosa è che il sindaco della città, anche giorno 12, alla consegna delle armi ha ribadito ancora che il palio è dei piazzesi, così come lo hanno ripetuto più volte tutti i suoi seguaci su facebook . Mi chiedo ma se è dei piazzesi, come mai proprio molte di quelle persone non hanno indossato gli abiti dei plotoni? E poi perché riservano i soliti ruoli alle solite persone, alle mogli, ai nipoti, ai cugini? Io da piazzese mi vergogno quando sento dire che il palio è dei piazzesi per poi vedere che ci sono plotoni di immigrati. Probabilmente io non conosco alla perfezione la storia del palio, ma volete farmi credere che i pakistani la conoscono? Capiscono il significato del ruolo che ricoprono? Per non parlare del fatto che si vedono sfilare bambini con tamburi più grandi di loro o ricoprire il ruolo di plotoni rendendo il tutto alquanto surreale. Io ,in quanto impossibilitato a portare le lentine, devo inoltre sentirmi criticato perché porto gli occhiali durante la sfilata: è vero, a quei tempi non esistevano gli occhiali, ma se proprio dobbiamo essere corretti non esistevano i piercing, i telefoni( che i coordinatori avevano continuamente in mano) gli auricolari,i microfoni, le unghie finte e molto altro ancora. Si parla tanto di sicurezza dei cavalli: non si possono usare i frustini per incitare i cavalli, non si possono usare semplici speroni a palla, che servirebbero solo da stimolo, si devono per forza usare le scarpe di gomma, indispensabili. Ma forse qualcuno ha tralasciato che i cavalli non sono lance, non sono tamburi ne scudi ma sono esseri viventi, e come tali hanno bisogno di bere e di mangiare. Non possiamo appoggiarli al muro nelle tre ore di attesa che abbiamo dovuto affrontare per due giorni prima che potessimo partire dal punto di raccolta. Mi sorge quindi spontanea una domanda: “ma è maltrattamento usare frustini e speroni, tra le altre cose indispensabili in tutte le discipline sportive, oppure tenere i cavalli fermi tre ore, con il peso delle selle, senza bere per dieci ore perché qualcuno come ogni anno ha dimenticato che anche loro hanno esigenze fisiologiche?”. Spero che questo sia l’ ultimo anno che noi piazzesi assistiamo a questo scempio e che queste righe possano servire da appello a chi di dovere a fare meglio per le prossime edizioni: pensate a riservare i posti alle donne in gravidanza, alle madri con i bimbi piccoli, a chi ha dei reali problemi e non ha mai potuto prendere parte a questa manifestazione; pensate al bene degli animali, questi giorni sono già abbastanza stressanti per loro, o in caso contrario sarò io stesso a contattare le organizzazioni per difesa degli animali. ALFREDO CAPIZZI* * Componente Gruppo Piazza Armerina di Gioventù Nazionale FDI-AN e Cavaliere Giostrante Castellina

lunedì 3 agosto 2015

PUNTO E VIRGOLA DI AMBRA TAORMINA -Si spegne luglio nel ricordo di Giorgio Boris Giuliano. L'eroe piazzese della lotta alla mafia rinnova in noi il proposito di sperare in una società migliore.

In una rovente atmosfera di tafferugli e musi lunghi, è, ormai da qualche giorno, tramontato luglio a Piazza Armerina. Ma per i piazzesi che godono di buona memoria e la celebrano ricordando, luglio non è un mese qualsiasi, bensì quel periodo dell'anno in cui risuonano gli echi di una particolare ricorrenza, la stessa in cui si ricorda il 21/07/1979, data tristemente legata alla tragica scomparsa di uno tra i nostri più grandi concittadini, lo stesso che ancora oggi, ben trentasei anni dopo, ci rende fieri di essere piazzesi e il cui nome pronunciamo con orgoglio: Giorgio Boris Giuliano, eroe della lotta alla mafia prematuramente strappato alla vita da mani assassine a Palermo, in un giorno qualunque dei tanti in cui si apprestava a perseguire con coraggio, tenacia e determinazione il suo compito di tutore della legalità, nel clima appesantito di una Sicilia corrotta e malavitosa. Per tutti, non solo per coloro i quali ne hanno ufficialmente onorato la memoria nel giorno in cui ricorre l'anniversario della sua scomparsa, o quelli che più semplicemente hanno voluto ricordarlo con un simbolo seguito da un messaggio sfruttando il tramite del potente mezzo di comunicazione che sono i popolari social network, o per chi lo ha tenuto presente nel rispettoso silenzio delle proprie intime riflessioni, la figura di Boris Giuliano, acclamato eroe della giustizia, deve rappresentare oggi più che mai un ovvio punto di riferimento nella sua Città natale, attualizzando una tematica che non passa mai di moda, quella di una legalità la cui affermazione sembra ancora essere lontana, a maggior ragione in una realtà come quella locale, in cui, stando ai recenti avvenimenti, è proprio quest'ultima a soffrire di allarmanti tentativi di affossamento. L'operato di Giuliano quale contemporaneo paladino della legalità, costituisce nella sua essenza un esempio, nonché un'importante eredità di cui fare tesoro, con l'augurio che possa infonderci lo spirito per impegnarci a mettere in pratica almeno un minimo di sacrificio nel percorrere dignitosamente il sentiero verso una società giusta e trasparente, sacrificio sicuramente non tanto grande quanto quello di sopportare il tradimento di sette colpi di pistola alle spalle. Ambra Taormina

sabato 1 agosto 2015

CONVENTION REGIONALE : DA PIAZZA ARMERINA PARTE LA NUOVA STAGIONE DI FDI-AN SICILIA

Si è svolta con pieno successo la prima convention regionale di FDI-AN che ha visto la partecipazione di oltre 50 Dirigenti Regionali e Provinciali provenienti da tutta la Sicilia che, per la passione della politica e amore di partito, non hanno avuto alcuna esitazione ad abbandonare i luoghi di villeggiatura e sfidare le temperature tropicali di questi giorni, per raggiungere Piazza Armerina. La convention, prima in assoluto del Partito di Giorgia Meloni in Sicilia, importantissima per contenuti politici e obiettivi programmatici, ha messo solide basi per un forte rilancio di un'attività politica che pur essendo giovane nella costituzione partitica, presenta al proprio interno forti ed esperienti personalità che, congiuntamente a quelle più giovani , vuole occupare uno spazio di primo piano nel panorama politico regionale. Pertanto la presenza dei Dirigenti era un obbligo con non poteva essere vanificato da giustificazioni vacanziere. Al tavolo della presidenza i due Coordinatori del Partito, Sandro Pappalardo per la Sicilia orientale e l’On.Giampiero Cannella per la sicilia occidentale, l’On.Nicola Cristaldi sindaco di Mazara del Vallo e Fabrizio Tudisco Coordinatore provinciale di Enna che ha organizzato e moderato l’importante riunione. Molti i temi trattatati dai vari relatori che hanno fatto il punto sulla grave situazione politica ed economica –finanziaria che sta devastando la Sicilia con l’aumento progressivo della disoccupazione e della povertà. Ovviamente non sono mancati forti spunti critici verso Crocetta , il centrosinistra e degli altri alleati colpevoli o complici di questo sfascio generalizzato che dovrebbe concludersi rapidamente con la sfiducia al Governatore e nuove elezioni regionali. A tal proposito FDI-AN intende darsi una concreta organizzazione regionale per poter diventare in modo stabile e credibile un punto di riferimento non solo per il centro destra ma anche per tutti coloro che stanchi e delusi dalla politica si sono allontanati dalle urne. Il partito intende quanto prima iniziare una vera e propria campagna politica contro i sistemi fallimentari che gestiscono i rifiuti in Sicilia e in tutti quei settori come i Lavori pubblici, la gestione privata dell’acqua , la sanità, che crea solo business per pochi, clientele, sprechi e disservizi ai danni dei Siciliani . Preciso e di alta valenza politica l’intervento dell’On.Nicola Cristaldi che ha posto l’accento sul futuro di FDI-AN , partito che deve essere necessariamente un très d’union tra la politica e la società reale; Pragmatico l’On.Giampiero Cannella che, nel corso del suo intervento ha proposto l’indizione delle primarie per la individuazione del prossimo candidato presidente della regione e del rapporto con la Fondazione A.N.; Preciso l'intervento di Sandro Pappalardo che ha illustrato l’organizzazione del Partito a livello regionale e i rapporti con Roma; Pragmatico e forte l'intervento di Fabrizio Tudisco che ha trattato il tema ,drammaticamente attuale, dell’immigrazione clandestina e del business dei centri di accoglienza . Sono seguiti numerosissimi altri interventi che hanno movimentato ed arricchito il dibattito interno di Partito. Al termine dei lavori , si è dato incarico ai due portavoce regionali di stilare un documento finale che sarà divulgato nei prossimi giorni. Perfetta l’organizzazione, curata sin nei minimi particolari grazie alla preziosa collaborazione del Gruppo Piazzese di Gioventù Nazionale, Stefano Lo Presti, Valentina Ciantia, Ambra Taormina e Andrea Asta.