giovedì 23 luglio 2015

RIFIUTI : MAGO FILIPPO E IL CILINDRO DELLE ORDINANZE

Mentre la Città versa in un pietoso stato di degrado e abbandono, i Cittadini si mobilitano con Comitati di protesta, il sindaco cerca di correre ai ripari con provvedimenti sanzionatori e richieste di ulteriori servizi alla TEKRA, Società che cura la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Ed ecco che dal cilindro del prestigiatore Miroddi esce un'ordinanza sindacale , con fondati sospetti d'illegittimità amministrativa, per l'istituzione di un servizio di vigilanza volto a contrastare l'abbandono selvaggio dei rifiuti per la "modica" cifra di Euro 8.448,00 al mese . Tale servizio , inutile e costoso perchè già previsto nei compiti assolti dalla TEKRA e di specifica competenza del Comando della Polizia Municipale e che sarà certamente oggetto d'interrogazione consiliare rafforza - nelle intenzioni del sindaco - ulteriormente il controllo da parte degli operatori della Tekra sui siti più esposti a tale incivile abitudine. I nominativi dei trasgressori, qualora individuati, con una procedura che non sembra molto chiara sotto l'aspetto legale, dovrebbero poi essere trasmessi alla Polizia Municipale per le dovute sanzioni che, chiariamo, non saranno incassate dal comune ma dalla ex provincia denominato libero consorzio comunale di Enna. Come è possibile che un servizio importantissimo , non solo per la tutela della salute pubblica ma anche per la buona immagine della città (una volta turistica), stia facendo acqua da tutte le parti e rischia di avere un consistente aumento del costo a danno dei Cittadini Piazzesi? Ricordo perfettamente il grande clamore suscitato nell'opinione pubblica per il ridimensionamento del numero dei sorveglianti nel cantiere di Piazza Armerina passati da 8 unità a 3 unità. Sindaco e amministratori si vantarono di aver messo ordine in un settore che allora sembrava per numero di capisquadra eccessivo ma che oggi appare anacronistico e avventato tenendo conto delle nuove assunzioni e ai costi di straordinario che vengono pagati agli altri lavoratori per fronteggiare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti. A questi 5 dipendenti,con troppa fretta abbandonati al loro destino ed esposti al pubblico ludibrio con l'accusa di far riposare le terga negli uffici del cantiere di c.da bellia, fu proposto , con la firma del nuovo contratto di passaggio dalla vecchia ditta appaltatrice alla nuova TEKRA, il demansionamento a profili professionali inferiori con evidente danno d'immagine professionale e conseguentemente anche economica. Ovviamente tutti e 5 i Dipendenti non sottoscrissero il contratto preferendo restare in carico all'ATO in attesa che la Magistratura del lavoro e i Sindacati potessero definire al più presto la loro posizione lavorativa mentre poco dopo, in evidente contraddizione in termini di risparmio sulle spese del personale, venivano effettuate assunzioni trimestrali per potenziare il servizio di sorveglianza. Questa vicenda, sbandierata come un successo sul fannullonismo però gravata dal sospetto delle logiche politiche non proprio adamantine, avrebbe comunque dovuto produrre il progressivo abbattimento dei costi e una migliore razionalizzazione delle risorse professionali con un sensibile risparmio per le casse del Comune e sulla bolletta dell'Utente. In data odierna, con quest'ultima Determina del sindaco Miroddi di Euro 8.448.00 al mese, possiamo facilmente constatare che i costi del servizio del personale aumenteranno e non di poco rispetto alla precedente gestione. Di seguito riporto un post esplicativo pubblicato su questo blog per evidenziare , qualora ce ne fosse ancora di bisogno, le pesanti incognite che gravavano su passaggio del servizio da Enna a Gela (http://fdiplutia.blogspot.it/2014/09/io-lo-avevo-detto-cheed-oggi-si-parla.html). Riporto inoltre un articolo pubblicato recentemente sul Giornale di Sicilia che riguarda una indagine della Guardia di Finanza a Gela su segnalazione del neo eletto Sindaco Messinese sulla passata gestione del servizio con il Sindaco Fasulo e che potrebbe verificarsi quanto prima anche a Piazza Armerina. Fabrizio Tudisco

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