mercoledì 18 febbraio 2015

RIPRENDO QUESTA LUCIDA ,NUDA E CRUDA ANALISI DEL PROF.MICHELE LA PORTA CHE TROVO MALEDETTAMENTE VERA !

Ciò che è lecito chiedersi è quanto interessi oggi all’Italia, all’Italia che si è scelta un Presidente siciliano, della Sicilia. Di questa terra che non sa dare che problemi. Di questa terra di mafiosi, di pupi e pupari, di senza lavoro, di gente sporca, brutta e cattiva. Di questa terra di consorterie piccole e grandi, di tenie affamate impossibile da snidare, di cristiani in combutta con il diavolo, di gente pronta a tradire per una poltrona, una poltroncina, una sedia, una seggiola, uno sgabello, uno strapuntino. Di questa terra di ospedali e tribunali soppressi, di polizia senza soldi per la benzina, di scuole e università allo sbando, di paesi svuotati dall’emigrazione, di imprese fallite, di negozi vuoti e di centri commerciali affollati, di bidonville di rom e africani e di baraccopoli di terremotati. Di questa terra con l’acqua sprecata e l’acqua razionata, di strade impercorribili, di viadotti fatti col cemento impoverito, di mulattiere e di plastici del ponte dei record, di ferrovie da Far West e tranciate allo Stretto di ogni collegamento con il resto del Paese. Di questa terra di disperati, di schiavi, di lerci pancioni sboccati e scheletri ambulanti che leccano la sarda, di gattopardi scuoiati e di cafoni in abito gattopardato, di assessori maneggioni e amici degli amici, di usurai che prendono la comunione e di giovani traditi da tutti i santi che sfilano in processione. Quanto importa all’Italia tenersi una simile terra? Una terra che non fa che procurare guai? Che se la piglino pure. D’altronde non sarebbe nemmeno la prima volta, no? Di sangue africano o anche arabo ne scorre a iosa nelle vene dei siciliani e fino a ieri le loro donne andavano coperte da un velo così lungo e nero da sembrare un burqa. Dove sarebbe, dunque, lo scandalo? Michele La Porta

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