sabato 13 settembre 2014

E I FORESTALI DOVE ANDRANNO?

COMUNICATO STAMPA L’imminenza della consultazione referendaria di giorno 21 settembre e la necessità di dare profondi spunti di riflessione all’elettorato Piazzese per una scelta di voto consapevole e lungimirante per lo sviluppo di Piazza Armerina e del territorio, m’inducono ad aggiungere alle pregresse motivazioni – già rese note- per votare NO al libero consorzio di Catania la seguente ulteriore motivazione: Piazza Armerina ha, tra le principali risorse occupazionali, circa trecento braccianti agricoli-forestali nelle diverse tipologie di 78,101 e 151 giornate lavorative che consentono ad una fetta consistente delle Famiglie Piazzesi di sopravvivere grazie alle risorse boschive del territorio provinciale di Enna. La nuova e scadente legge sull’istituzione dei liberi consorzi ancora ad oggi non specifica chiaramente le competenze amministrative dei nuovi organismi territoriali anzi li demanda ad una successiva legge regionale. Pertanto legittimamente esterno la mia profonda preoccupazione che la consistente forza-lavoro ed occupazionale dei braccianti agricoli-forestali di Piazza Armerina ,in un contesto di cambiamento territoriale con il libero consorzio di Catania/Gela con le relative incognite che lo accompagnano, possa essere gravemente compromessa e danneggiata nei diversi aspetti logistici ed economici con possibili trasferimenti e spostamenti territoriali dei lavoratori su Catania o Gela. Pertanto, rivolgo a tutti i Braccianti agricoli-forestali di Piazza Armerina l’appello a votare NO al referendum confermativo del 21 settembre al fine di aderire ( e restare) con il Libero Consorzio di Enna. Piazza Armerina 11 settembre 2014 FabrizioTudisco Portavoce prov. Fratelli d’Italia A.N.

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