mercoledì 20 luglio 2016
FRATELLI D'ITALIA – AN IL PORTAVOCE PROVINCIALE Comunicato Stampa “ Non svendiamo il Territorio per i soldi degli Arabi “
Le Popolazioni dell’Ennese hanno sempre dimostrato nei secoli e nei tempi moderni, attraverso lo sviluppo del turismo, una spiccata versatilità ad accogliere popoli di diversa etnia, cultura e credo religioso. La nostra è sempre stata una cultura dell’accoglienza , non ci siamo mai tirati indietro nell’aiutare e ascoltare culture e religioni differenti applicando il principio che l'Ospite è sacro.
Ma in questo momento guardando a quello che sta avvenendo nel mondo, con ancora fresche nelle nostre menti le immagini delle migliaia di vittime del terrorismo e fanatismo religioso che dopo la strage dell’11 settembre di New York non si sono mai fermate sino alle ultime stragi vigliacche d'innocenti di Nizza, Parigi, Bruxelles, Dacca, etc.dobbiamo prendere coscienza che nessuno oggi è più sicuro in qualsiasi parte del mondo possa trovarsi e bisogna seriamente mettere in atto ogni utile provvedimento per la prevenzione di questi crimini mettendo da parte ogni forma di debolezza verso un nemico che sfrutta sapientemente ogni opportunità date dalle nostre leggi e regole democratiche.
Ai cosiddetti perbenisti / buonisti che alimentano inconsapevolmente questo stato terrificante di cose non basta conoscere le persecuzioni di cristiani uccisi quotidianamente nel califfato dell'ISIS , la applicazione della sharia con le migliaia di cristiani discriminati anche in quei paesi arabi che si definiscono “moderati”, perchè ritengono, a torto, che l'integrazione religiosa con l'Islam non solo sia possibile ma è anche positiva per l'arricchimento culturale delle popolazioni.
E' altrettanto evidente che c'è una larghissima percentuale di popolazione che la pensa in modo totalmente opposto e spera che ci si possa efficientemente difendere da queste minacce mettendo in essere una serie di accorgimenti atti a prevenire ogni tipo di minaccia che si presenta spesso sotto vesti apparentemente innocue.
Pertanto, in questo contesto di prevenzione , non possiamo tollerare la creazione di una moschea nel territorio di Enna e in particolare in quel triangolo di territorio che è circoscritto tra Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera. che una scelta superficiale e scellerata dei rispettivi Sindaci vorrebbe fare diventare “islamico” con la costruzione di una moschea che per grandezza sarebbe la seconda d’Italia.
Tale preoccupante programma , insieme ad altre iniziative, è sintetizzato nel Protocollo d’Intesa che è stato proposto dal Centro studi “King Salman Cultural and Architectural Islamic Arabic Center per conto del Segretario Generale della suprema Commissione del turismo e le antichità, Principe Sultan bin Salman bin Abdulaziz Al Saud del Governo dell’Arabia Saudita , ai Sindaci di Aidone - Enzo Lacchiana, di Piazza Armerina - Filippo Miroddi, Valguarnera - Francesca Draià e al Soprintendente ai BB.CC. di Enna - Salvatore Gueli.
Il documento è stato sottoscritto dalle parti in causa, in gran silenzio, l’8 maggio del 2016 e sta diffondendo nella popolazione delle tre cittadine una costante e progressiva preoccupazione ed inquietudine .
Il programma , articolato in più fasi con la finalità di riscoprire , valorizzare e rilanciare la cultura araba in Sicilia, si avvarrà di diverse strategie attuative previste in più fasi , fra cui risaltano la costruzione di una moschea – seconda in Italia per grandezza- l'acquisizione e restauro di antiche moschee , realizzazione di un campus universitario, di un albergo di lusso , di un campo fotovoltaico e tante altre iniziative più o meno culturali, per un costo complessivo di 30,000,000 di euro che verranno versati nelle casse di una istituenda “Fondazione” culturale dotata di Consiglio di Amministrazione con la supervisione operativa del dr.Pierluigi Bonanno.
Se questo infausto programma dovesse essere realizzato ,nessuno potrà mai assicurare , come i fatti di cronaca terroristica del jihad insegnano, che questo territorio possa essere escluso dal diventare anche un potenziale centro di raccordo per jihadisti infiammati dal desiderio di combattere la guerra santa all’estero o punto di riferimento per la formazione di cellule dormienti pronte a colpire in casa nostra.
Proprio per questo FDI-AN dice a gran voce NO !
Alla luce del Corano, la moschea è molto di più di un luogo di culto, è un ambito di aggregazione sociale, di rafforzamento della comune identità, di giudizio sulla società , spesso anche di trasmissione di parole d’ordine di tipo politico. Voler limitare la moschea a un luogo di preghiera è totalmente riduttivo ed è scorretto farlo in nome della libertà religiosa .
Il permesso e la condivisione per la realizzazione di una moschea, mosso da eccessivo buonismo e altruismo per favorire –erroneamente-il culto dell’islam può essere vissuto da parte musulmana come resa, tradimento,implicita ammissione della loro superiorità, ingenerando pericolosi equivoci – né va dimenticato che, secondo il pensiero islamico, un luogo reso sacro non si può più sconsacrare e quindi non potrà mai più essere reso. A queste motivazioni di principio e di ordine legal religioso si potrebbe obiettare anche l’assenza totale di reciprocità per costruire nei paesi Islamici chiese cristiane congiuntamente al divieto di professare il proprio credo cristiano con la minaccia incombente della morte per essere un miscredente.
Un fiume di milioni di euro, viene versato dai paese arabi più ricchi, come quelli del golfo ( Arabia Saudita e Qatar in particolare) in Italia e in quest’ultimo periodo in Sicilia, per realizzare progetti di tipo culturale ma che in realtà sembrano strumenti per “islamizzare” con il pretesto della cultura araba i territori e poi perchè mai, proprio adesso, questo improvvisa operazione di mecenatismo islamico-cultuale con ingenti somme di denaro impiegate a fondo perduto?
Pertanto FDI-AN ,con questo primo passo d’informazione e di denuncia si prefigge di far prendere coscienza alle Popolazioni Aidonesi, Piazzesi e Valguarneresi del pericolo che incombe sulle nostre “teste” e di quelle dei nostri figli a cui seguirà un secondo eventuale passo con la raccolta di firme da inviare in Prefettura e al Governo affinchè venga bloccato immediatamente il protocollo d’intesa . Inoltre L'On.Giorgia Meloni , affiancherà la protesta , con iniziative nazionali a livello parlamentare e politico.
Ai Sindaci di Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera e al Soprintendente ai BB.CC. di Enna gridiamo:
NON SVENDIAMO IL TERRITORIO PER I SOLDI DEGLI ARABI!
Pensare di realizzare un programma con la costruzione di una grande moschea e di accogliere i ricchi visitatori arabi con la speranza che investano le loro ricchezze nel territorio non solo è pura utopia ma è ingenuo e servile.
Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera non sono in vendita!
Piazza Armerina 20/7/2016 Il Portavoce provinciale Fratelli d'Italia AN
Fabrizio Tudisco
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