lunedì 20 giugno 2016

Punto e Virgola di Ambra Taormina-Da nobile a...virtuosa: la 'polis' armerina, novella 'monaca di Monza'...nelle "Mille e una notte"!

Da nobile a...virtuosa: la 'polis' armerina, novella 'monaca di Monza'...nelle "Mille e una notte"! Così come una certa saggezza popolare ci insegna che "non tutti i mali vengono per nuocere", o ancora che "non tutte le ciambelle riescono col buco", allo stesso modo, un'altrettanto nota tradizione, questa volta letteraria, e con a capo il buon Manzoni, si premurò a suo tempo di rivelarci, tra le righe, che non tutte le aspiranti religiose prossime a prendere i voti, fossero mosse da reale vocazione o innata virtù: complice una tale Gertrude, meglio conosciuta come 'monaca di Monza', la cui triste vicenda umana è realisticamente assimilabile al caso della nostra Piazza Armerina, alla quale è stato visto accordare di recente un seggio nell' 'Olimpo' tra i comuni più virtuosi dello Stivale, pur non possedendone, più a occhio che a croce (per restare in tema di religiosità), i requisiti. E, come vuole una pratica molto diffusa tra gli umani (almeno tra i più riflessivi), una volta inghiottito l'amaro boccone, un respiro profondo è d'obbligo prima di una rielaborazione finale. Veniamo al dunque: Giacché, come diceva qualcuno, "Siamo nani assisi sulle spalle dei giganti", l'aspirazione alla saggezza e alla virtù cittadina, non può non riportarci indietro nel tempo, molto indietro per la verità, a circa 1100 anni prima della venuta di Nostro Signore, possibilmente nella Grecia antica, laddove fiorivano le cosiddette 'Città- Stato' o 'polis', sorta di 'città ideali' che paventavano un'aspirazione alla perfezione, da rintracciare nella realizzazione di alcuni principi fisici e morali tra i quali spiccavano uguaglianza, alto coinvolgimento di tutta la cittadinanza alla vita civica, rispetto delle regole del vivere civile e, come ricordano, tra l'altro, dei noti filosofi dell'epoca classica (Platone nella "Repubblica" e Aristotele nella "Politica" in primis), in una una degna città-stato che fosse virtuosa al punto giusto, l'importante era badare a mantenere alto il tenore di vita della cittadinanza. Come? vigilando sulla felicità della società tutta, tramite l'emanazione di leggi ispirate alla rettitudine. Tutto ciò sommato, consentiva a tali istituzioni, di vantare propriamente l'a dir poco soddisfacente raggiungimento dell' 'apice del successo' in ambito politico e civile, reso manifesto da un regime autarchico, e che portava il nucleo della città-stato a dirsi pienamente autosufficiente. Insomma: un luogo in cui nulla mancava, più prossimo a configurarsi come un 'ente' sociale, politico, culturale ed economico, pur con il mancato soddisfacimento di alcuni dei buoni propositi di partenza, cosa che di per sé costituiva una scomoda pecca!...Sempre meglio però, dei deboli segnali di fumo inodore che si levano da quel della 'polis dei Monti Erei', presagio, piuttosto, dell'imminente allestimento di quella che si potrebbe definire una vera e propria 'mensa per vegani', in cui, bandito l'arrosto, il fumo lo si adopera per gettarlo negli occhi della gente, come a voler falsare, di proposito, la realtà. Sì, perché a Piazza Armerina, i nani sono rimasti nani, preferendo guardare non oltre il limite consentito dalla loro statura, e i giganti li hanno mandati a gozzovigliare, da soli, per altri lidi; e la virtù, l'unica ammessa, è la tacita insofferenza, o al massimo la forzata tolleranza di chi scorre, senza troppo replicare, una piatta esistenza civica quasi irreversibile, privati come si è, della partecipazione al bene comune; come in balia di un bugiardo e improvvisato 'mecenatismo amministrativo' che cala dall'alto sulle teste dei cittadini, quale moderno 'deus ex machina', ma provvisto di mannaia per l'occasione, a servire l'atto finale di un destino ormai consumato. Nulla di cui sorprendersi, se consideriamo anche che nell' 'Eldorado normanno' , il cerchio della storia sta miracolosamente per muoversi al contrario: colpevole, una prossima, probabile 'compravendita' di matrice araba, che, voci di corridoio, assurgerebbero ad 'ancora di salvezza' (o più probabilmente 'zavorra per mongolfiere') dell'economia cittadina, insomma una sorta di 'risveglio' generale applicato ad un corpo che ha perso ogni barlume di sensibilità, previo intorpidimento ormai stagionato della cittadinanza ingenua e bambina, che si vede imboccare, all'improvviso e con l'inganno, un cucchiaio di minestra amara, complice il 'gioco dell'aeroplanino', da un genitore arcigno e severo. È la 'mannaia' (di cui sopra) della ordinaria e 'divina' amministrazione, la stessa che in questi giorni si sta abbattendo dall'alto a sciogliere l'annoso inghippo (a quanto pare) del turismo, provvedendo a sferrargli il colpo fatale per mezzo di un 'decreto anti persecuzione' dei turisti, sicuramente pensato nella totale 'buona fede' di chi ha scambiato le ovvie e assolutamente appropriate, nonché pertinenti dicesi 'sollecitazioni' (scambiate per 'adescamenti') degli esercenti (passibili di castrazione chimica come i pedofili?) delle non moltissime attività commerciali che dovrebbero attrarre l'utenza turistica presente in città (bar, ristoranti, negozi di souvenirs e varie altre attività), per atti di violenza psicologica in luogo pubblico, contribuendo in tal modo ad ostacolare il normale corso di una giornata di ordinario turismo, così come si converrebbe in qualsiasi località che sia degna di essere chiamata 'turistica' a tutti gli effetti. Dunque, rallegriamoci ed esultiamo per l'ennesimo 'due di picche': nell'Armerino Stato, la virtù è la grottesca caricatura di un carro allegorico che avanza beffardo, lo schermo di una 'Gertrude' infida che si beffa del divino, l'ultimo tentativo di make up sul volto cadaverico di una star deceduta; e chissà...adesso che pure la qui presente, moderna polis siciliana si orientalizzerà, come la Grecia ai tempi di Alessandro Magno, ornandosi di un contesto fiabesco da "Mille e una Notte", certamente un nuovo capitolo della nostra storia andrà in stampa, lo stesso da cui starà mutuando il prossimo cambio di regolamento del Palio: la 'rimonta' dei saraceni sui normanni in terra di Piazza, sarà finalmente...'E'saudita! Ambra Taormina

domenica 19 giugno 2016

IL Turismo di Miroddi ( Giordani non pervenuto) ..da far ridere i polli con la Città sporca e nel degrado

La Città versa nel degrado assoluto.E' caotica , sporca e per nulla ospitale.E' palpabile la colpevole assenza di una qualsivoglia politica turistica e il nostro Sindaco che fa? Esce dal suo "magico cilindro d'ordinanza"un'altra perla di alta prestidigitazione amministrativa vietando agli Esercenti di bar e ristoranti di mettere in atto azioni persuasive nei confronti dei turisti al fine di convincerli ad acquistare i servizi di ristorazione gestiti dai medesimi...manco fossimo a Pompei dove effettivamente i turisti vengono stressati all'acquisto. Ho ricoperto diverse volte il ruolo di assessore comunale al turismo e in ultimo quello di assessore provinciale al Turismo, imparando e attuando politiche di valorizzazione del territorio coinvolgendo enti e privati favorendo e stimolando ogni iniziativa utile allo sviluppo turistico con strategie di marketing che seguivano le regole del mercato e spesso senza adeguate dotazioni finanziarie, pertanto l'esperienza acquisita nel tempo mi consente di osservare e valutare la progressiva involuzione dell'attrativa turistica piazzese direttamente proporzionale all'assenza di un programma amministrativo che tenta invece di attuare il privato, sostituendosi ad esso, anche se in modo estemporaneo.Oggi, ancora una volta, constato amaramente quanta pochezza e improvvisazione c'è in questo infausto provvedimento del sindaco che, con una Ordinanza ( prioritaria e importante rispetto ai veri problemi del comparto turistico-commerciale)mortifica ulteriormente un comparto in evidente sofferenza economica.Sindaco e assessori si rivelano non solo incompetenti e inermi nel non saper attuare alcuna iniziativa per calamitare il turismo con la pessima immagine di una città caotica, sporca e nel degrado,ma anche deleteri nei confronti del settore locale che investe proprio nel turismo . Chi attua iniziative di promozione commerciale dei propri prodotti e servizi ,così come si fa nelle località che vivono di turismo, senza certamente ledere l'autonomia di scelta del Visitatore con metodi invadenti e maleducati ,deve trovare da parte di una buona Amministrazione comunale ogni forma di collaborazione se non addirittura di stimolo anziché essere addirittura penalizzato. Indubbiamente sindaco e staff di esperti sconoscono totalmente le politiche vincenti della Costa Romagnola e non solo ,che si fondano propri sulla peculiarità attrattiva del prodotto e delle strategie attuative. Un provvedimento che non trova giustificazione nè motivazione e che mette in cattiva luce gli imprenditori turistici locali e i pubblici esercenti noti per la proverbiale professionalità e cordialità nell'accogliere i Visitatori. È evidente che il provvedimento vuole dirimere , con partigianeria, una querelle sorta tra esercizi concorrenti, ma offusca la proverbiale ospitalità piazzese macchiandola di invadenza e arroganza nei confronti dell'Ospite. Stanno distruggendo un settore facendo ridere i polli. Fabrizio Tudisco

sabato 18 giugno 2016

ACQUAENNA E PARTITE PREGRESSE 2005-2010-I Sindaci le hanno sospese- FDI AN che condivide questa battaglia da oltre due anni esprime apprezzamento per la saggia decisione e invita gli Utenti a presentare i ricorsi tramite Assoconsumatori per la restituzione di queste somme non dovute

Pippo Bruno 16 giugno alle ore 23:50 Assoconsumatori-AssoConsum: Finalmente……….., come dice il Sindaco Di Pietro. Dopo due anni di battaglie, finalmente, i sindaci dell’ex provincia di Enna hanno preso una prima posizione sulle partite pregresse. Queste verranno sospese per l’anno 2016. Speriamo che non sia un tentativo per quietare le acque dell’opinione pubblica inferocita contro un balzello illegittimo e contro l’immobilismo dei primi cittadini di fronte al giudizio, dei Giudici di Pace di Enna che hanno dato ragione a quanto affermato dalla nostra associazione. E’ opportuno ricordare che i Giudici di Pace hanno sentenziato che le partite pregresse ed il deposito cauzionale non sono dovute. Ripeto è un primo passo anche perché i cittadini hanno versato per due anni un importo non dovuto e come tale quelle somme vanno restituite, su questa restituzione già l’associazione sta intraprendendo azioni giudiziarie. Contro i nostri denigratori sono arrivate le opportune risposte, diamo merito ai sindaci che si sono prodigati per ridare credibilità alla politica motore delle nostre realtà. I cittadini hanno segnato un primo punto, speriamo che si voglia continuare dando seguito a questo percorso di legalità anche per quanto riguarda il deposito cauzionale di cui si parlerà nella prossima riunione del 2 3. Questi risultati devono essere fautori del ritorno al pubblico della gestione dell’acqua obiettivo ultimo, così come indicato dal referendum popolare del 2011. Intanto si invitano i Sindaci a voler dare corso a quelle che sono le indicazioni della legge dello Stato italiano e cioè: legge n. 221 del 28.12.2015 art. 61 che così recita:”…..garantendo il quantitativo minimo vitale di acqua necessario al soddisfacimento dei bisogni fondamentali di fornitura per gli utenti morosi.” I sindaci possono determinarlo ed imporre al gestore evitando così tagli indiscriminati che violano il diritto ad un bene primario, l’acqua. Certo è emblematico il voto contrario del sindaco di Nissoria visto che il suo partito è per la pubblicizzazione dell’acqua, ma certo c’è una politica che si fa alla luce del sole e c’è una politica di cui possiamo solo immaginarne le motivazioni. La nostra associazione come sempre seguirà la problematica, cercando di darne risalto e se necessario mobilitare l’opinione pubblica così come abbiamo fatto con assemblee cittadine nelle 19 realtà locali. Ad maiora.

martedì 14 giugno 2016

L'ARTE DEL RICICLO....STRADALE

Su segnalazione di alcuni Cittadini, particolarmente allarmati, ho effettuato questo pomeriggio un reportage fotografico nei pressi della via Nino Bixio . Le foto mostrano incofutabilmente cumuli di materiale di risulta, compressi, per realizzare una sorta di stradella senza sbocco con un andirivieni di mezzi che va avanti da circa una settimana. Risulta evidente che il suddetto materiale , verosimilmente proveniente da interventi in essere nelle strade urbane, andrebbe riversato con le dovute autorizzazioni, in discariche apposite e lascia perplessi e ancor più allibiti che nessuna Autorità preposta si sia accorta delle possibili infrazioni di legge commesse. Chiedo pertanto alle Autorità competenti, in particolare Sindaco, Comando della Polizia Municipale e Guardia Forestale se è ammissibile che in una zona a forte densità abitativa e d'intenso traffico urbano ovvero "alla luce del sole" si possa scaricare del basolato stradale, lastre e residui catramosi d'asfalto, tubature in pvc e materiali di vario genere , per realizzare una stradella? Se le lo avesse fatto una Ditta su terreno privato cosa sarebbe accaduto? Il presunto artefice di questa ulteriore "opera d'arte urbana" non è difficile individuarlo ma sarebbe ancora più scandaloso verificare se c'è stata la connivenza di eventuali controllori e committenti.Fabrizio Tudisco

martedì 7 giugno 2016

AMMINISTRATIVE: FDI SICILIA, UNITA' CENTRODESTRA NON E' DOGMA

'Non puo' essere una premessa ma la conseguenza di un'azione politica' Palermo, 7 giu. (AdnKronos) - "I commenti dei dirigenti politici siciliani dei partiti dell'attuale centrodestra sono improntati all'autoassoluzione e al ragionamento suggestivo che si vince soltanto laddove ci si presenta uniti. L'unità del centrodestra è certamente un fattore importante per essere competitivi alle prossime elezioni amministrative, regionali e politiche, ma non può essere un dogma. L'unità, infatti, va costruita con sapienza e quotidianamente". Così il segretario regionale di Fratelli d'Italia Giampiero Cannella commenta le reazioni ai risultati delle amministrative in Sicilia. Il segretario di Fdi invita "gli amici della coalizione" a chiedersi come mai "i Cinquestelle vengano sempre di più percepiti come l'unica alternativa credibile a Renzi e compagni". Per Cannella, "solo dalla consapevolezza che l'unità si trova condividendo tutti scelte credibili, fresche, radicate e coerenti si può costruire uno schieramento compatto e competitivo. La riproposizione di schemi che prevedano il coinvolgimento di uomini e formazioni politiche che in questo stesso istante in cui parliamo governano insieme ad Orlando, a Crocetta o a Renzi - conclude - rende automaticamente impraticabile la costruzione di una proposta credibile e seria e quindi unitaria". (Man/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 07-GIU-16 14:16 NNNN

venerdì 3 giugno 2016

L'affaire SRR CL2 / ATO Enna Euno e la sentenza del Giudice del Lavoro

La recente sentenza del Giudice del lavoro di Enna che impone alla SRR CL2 di assumere 5 dipendenti dell'ATO rifiuti di Enna - rifiutatisi di firmare il contratto con la Tekra con un profilo lavorativo demansionato - sta diventando un vero e proprio "affaire" che, fonti di corridoio e ben informate, sta facendo trascorrere notti particolarmente travagliate a diversi amministratori cittadini.I 5 dipendenti, con qualifiche lavorative tra il 6A e il 4A , rifiutatisi di firmare un nuovo contratto con il profilo 3A con la Ditta Tekra quasi due anni fa, oggi hanno finalmente avuto riconosciute le loro ragioni grazie alla sentenza del Giudice monocratico del lavoro che, accoglie in "toto" le richieste dei ricorrenti, e crea probabilmente un precedente che potrebbe mettere fortemente in discussione tutto l'apparato economico-finanziario e tecnico operativo che sin qui è stato adottato nella città dei mosaici.Infatti pare che a seguito di questo provvedimento seguiranno conseguenziali atti amministrativi da parte dell'ATO Eunodi Enna e della SRR CL2. A tal proposito ripropongo ai Sigg.lettori quanto gia scritto il 23 luglio 2015 ed evidenziato in grassetto che prefigura con un anticipo di quasi un anno l'attuale situazione. Buona lettura. http://fdiplutia.blogspot.it/2015/07/rifiuti-mago-filippo-e-il-cilindro.html "Ricordo perfettamente il grande clamore suscitato nell'opinione pubblica per il ridimensionamento del numero dei sorveglianti nel cantiere di Piazza Armerina passati da 8 unità a 3 unità. Sindaco e amministratori si vantarono di aver messo ordine in un settore che allora sembrava per numero di capisquadra eccessivo ma che oggi appare anacronistico e avventato tenendo conto delle nuove assunzioni e ai costi di straordinario che vengono pagati agli altri lavoratori per fronteggiare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti. A questi 5 dipendenti,con troppa fretta abbandonati al loro destino ed esposti al pubblico ludibrio con l'accusa di far riposare le terga negli uffici del cantiere di c.da bellia, fu proposto , con la firma del nuovo contratto di passaggio dalla vecchia ditta appaltatrice alla nuova TEKRA, il demansionamento a profili professionali inferiori con evidente danno d'immagine professionale e conseguentemente anche economica. Ovviamente tutti e 5 i Dipendenti non sottoscrissero il contratto preferendo restare in carico all'ATO in attesa che la Magistratura del lavoro e i Sindacati potessero definire al più presto la loro posizione lavorativa mentre poco dopo, in evidente contraddizione in termini di risparmio sulle spese del personale, venivano effettuate assunzioni trimestrali per potenziare il servizio di sorveglianza. Questa vicenda, sbandierata come un successo sul fannullonismo però gravata dal sospetto delle logiche politiche non proprio adamantine, avrebbe comunque dovuto produrre il progressivo abbattimento dei costi e una migliore razionalizzazione delle risorse professionali con un sensibile risparmio per le casse del Comune e sulla bolletta dell'Utente. In data odierna, con quest'ultima Determina del sindaco Miroddi di Euro 8.448.00 al mese, possiamo facilmente constatare che i costi del servizio del personale aumenteranno e non di poco rispetto alla precedente gestione"

mercoledì 11 maggio 2016

PETIZIONE LEGITTIMA DIFESA - FIRMA ANCHE TU!

L’iniziativa per la raccolta di firme per la legittima difesa ha l’obiettivo di mettere in atto una raccolta di firme con lo scopo di rendere più severe le pene in caso di violazione del domicilio e quindi di tutelare maggiormente chi subisce furti o aggressioni nella propria casa. Nel dettaglio, la proposta di legge è finalizzata a modificare gli articoli 55 e 614 del codice penale. Con la modifica dell’articolo 55 il disegno di legge intende escludere l’eccesso colposo in legittima difesa, vale a dire legittimare il padrone di casa a poter difendere se stesso e i propri beni senza subire denunce. La modifica dell’articolo 614, invece, richiede l’ aumento della pena fino a 6 anni per chi commette il reato di violazione di domicilio, ed un ulteriore aumento fino a 7 anni nel caso in cui il colpevole sia palesemente armato al momento dell’aggressione. Infine, la proposta di legge intende anche negare il risarcimento danni in caso di lesioni subite dall’aggressore da parte del padrone di casa. La raccolta di firme per la legittima difesa non costituisce di per sè un referendum, ma serve per poter presentare in Parlamento la proposta di legge popolare: secondo la Costituzione, infatti, servono 50000 firme per poter presentare il disegno di legge al Parlamento. Successivamente la proposta dovrà essere discussa ed approvata per rendere possibile la modifica dei due articoli. La raccolta di firme per la legittima difesa ha avuto inizio il giorno 1 Aprile e continuerà fino al 25 Maggio. Chi è interessato ad aderire all’iniziativa dovrà recarsi presso l’Ufficio Anagrafe o presso la Segreteria del proprio Comune dove troverà l’apposito modulo. Per poter apporre la propria firma è sufficiente essere in possesso della carta d’identità ed essere residente nel Comune in cui si intende firmare.