mercoledì 11 maggio 2016

PETIZIONE LEGITTIMA DIFESA - FIRMA ANCHE TU!

L’iniziativa per la raccolta di firme per la legittima difesa ha l’obiettivo di mettere in atto una raccolta di firme con lo scopo di rendere più severe le pene in caso di violazione del domicilio e quindi di tutelare maggiormente chi subisce furti o aggressioni nella propria casa. Nel dettaglio, la proposta di legge è finalizzata a modificare gli articoli 55 e 614 del codice penale. Con la modifica dell’articolo 55 il disegno di legge intende escludere l’eccesso colposo in legittima difesa, vale a dire legittimare il padrone di casa a poter difendere se stesso e i propri beni senza subire denunce. La modifica dell’articolo 614, invece, richiede l’ aumento della pena fino a 6 anni per chi commette il reato di violazione di domicilio, ed un ulteriore aumento fino a 7 anni nel caso in cui il colpevole sia palesemente armato al momento dell’aggressione. Infine, la proposta di legge intende anche negare il risarcimento danni in caso di lesioni subite dall’aggressore da parte del padrone di casa. La raccolta di firme per la legittima difesa non costituisce di per sè un referendum, ma serve per poter presentare in Parlamento la proposta di legge popolare: secondo la Costituzione, infatti, servono 50000 firme per poter presentare il disegno di legge al Parlamento. Successivamente la proposta dovrà essere discussa ed approvata per rendere possibile la modifica dei due articoli. La raccolta di firme per la legittima difesa ha avuto inizio il giorno 1 Aprile e continuerà fino al 25 Maggio. Chi è interessato ad aderire all’iniziativa dovrà recarsi presso l’Ufficio Anagrafe o presso la Segreteria del proprio Comune dove troverà l’apposito modulo. Per poter apporre la propria firma è sufficiente essere in possesso della carta d’identità ed essere residente nel Comune in cui si intende firmare.

domenica 24 aprile 2016

FRATELLI D'ITALIA ALLEANZA NAZIONALE-COORDINAMENTO PROVINCIALE DI ENNA E COMUNALE DI PIAZZA ARMERINA , LEONFORTE , AGIRA E BARRAFRANCA, ESPRIMONO....

Massima solidarietà a vicinanza al sindaco di Pietraperzia, Dott.Antonio Bevilacqua, che è stato oggetto di un vile e inquietante atto intimidatorio. Siamo certi che le Forze dell’ordine faranno luce sui gravi fatti di ieri sera e che anche la Prefettura farà il massimo per tutelare il Primo cittadino Pietrino nel difficile e rischioso compito amministrativo dove spesso si toccano interessi malavitosi e di pochi nell'azione di governo cittadino a difesa della legalità.
Fabrizio Tudisco Portavoce provinciale Enna Stefano Lo Presti Portavoce comunale Piazza Armerina Carmelo Barbera Portavoce comunale Leonforte Gaetano Mineo Portavoce comunale Agira Boruccio Tomasello Portavoce comunale Barrafranca

venerdì 8 aprile 2016

Punto e Virgola - di Ambra Taormina - L'Accademia della Crusca 'sposa' il verde pubblico piazzese:...se son rose...fioriranno!

La condizione del verde pubblico piazzese, liberamente interpretata dalla fantasia dell'artista Giuseppe Liguori ("Peps '72") (
L'Accademia della Crusca 'sposa' il verde pubblico piazzese:...se son rose...fioriranno! Che nella Città dei Mosaici, il decoro del verde pubblico abbia una permanenza media pari a quella di Cenerentola al ballo...non è certo un mistero! E, a pensarci bene, ciò sembrerebbe riservare una seppur vaga (nonché altamente probabile) giustificazione al bizzarro appellativo di 'figli dei fiori' (forse quelli piazzesi!?), che contraddistingueva certa trasgressiva e incolta gioventù negli anni '60. Poi, che vada di moda o meno, fatto sta che il fascino del 'look ribelle', ha ancora un suo 'perché': la cronaca vuole che la dimostrazione lampante, provenga direttamente dagli ingressi cittadini di nord e di sud (compresi quelli che vogliono che "tutte le strade portino a Roma"), i quali paradossalmente 'fomentano' fama di luoghi di proliferazione coatta di qualsivoglia categoria erbacea dalla pittoresca verve camaleontica (dal verde intenso d'inverno, al giallo senape d'estate), e dalla 'statura' inaspettatamente variegata (probabilmente prossima a fungere da barriera sostitutiva, in qualche caso anche più piacevolmente morbida, dell'apposito guard rail!...d'altronde:"altezza...mezza bellezza"!), e che, allungandosi su per il centro cittadino, ci mostrano come, accorgersi che la fascinosa ribellione del look della Villa Garibaldi abbia assunto toni più apertamente 'rivoluzionari'...non è proprio prerogativa degli sguardi più acuti!...È il cancello d'ingresso, in primis, in tutta la sua storica sobrietà, ad iniziare simbolicamente il passante ignaro, ad una metaforica lettura dell'intero status quo: presentandosi perennemente aperto........molto aperto...anzi volutamente spalancato, vorrebbe quasi suggerire che altrettanto 'spalancate' dovranno essere le menti in grado di interpretare una simile condizione 'diffusionistica' di 'depressione da pollice verde'. Sì, perche, avventurandosi coraggiosamente per la scalinata, all'interno dell 'ex' giardino pubblico dedicato all' 'eroe dei due mondi' (e che tante generazioni 'sgualcite' di genitori e figli ha visto aggirarsi nella più totale spensieratezza), la 'pausa di riflessione' in cui sono andati ordine e cura, è triste preludio di un imminente 'divorzio': nelle aiuole irreperibili, il solito concerto di putredine erbosa, schernisce un intorno in cui dimorano ancora gli esaltanti reperti di un'epoca che fu, sdraiati all'ombra di piante secolari che hanno tutto l'aspetto (complici gli anni in decollo) di trascinare il peso di una vecchiaia sofferta e malandata, come anziani maltrattati in un ospizio degli orrori. Ma non è, ovviamente, tutto: come dimenticare che l'armerina patria, ha visto l'alfa precipitare rovinosamente nell'omega, di un'aspirante tradizione cosmopolita!? ...Trattasi del non proprio remoto tentativo malriuscito di abbozzare un incipit di 'prato all'inglese' in quel dicesi 'salotto buono' del centro cittadino in P.zza Boris Giuliano! E allora:" You're fired!" griderebbero i 'sudditi di Sua Maestà' agli inesperti giardinieri armerini (o a chi per loro) di fronte a cotanto scempio di quella che, dopo il té delle cinque, è la 'religione' del British lifestyle! Ma, alla luce dei più recenti accadimenti, nella città in cui chi muore tace, e chi vive non si dà pace...almeno una cosa è certa: la consolazione di poter entrare, a gamba tesa, nell'illustre novero di esempi tangibili dell'Accademia della Crusca, chiamati a reggere l'impiego pratico per sinonimia e antonimia delle new entry in materia di lessico! Ora è proprio il caso di ufficializzarlo: il verde pubblico piazzese', non passa per uno stinco di...'petaloso'! Ambra Taormina - Gioventù Nazionale FdI-AN

mercoledì 23 marzo 2016

Corsi e ricorsi storici

Se è vero che la Storia si muove con un procedimento a spirale, ne consegue che ad ogni avanzamento corrisponde un successivo ritorno o arretramento. Di che meravigliarsi? È un po’ quello che banalmente succede con l’avvicendarsi delle stagioni o delle maree.
Insomma, non tutto è per sempre, ma prima o poi rifluisce, con il conseguente alternarsi di luce e ombra. Il risultato è quella sensazione che il mondo soffra di veri e propri sbalzi umorali, ai quali si stenta a fare l’abitudine e che tanto ci impressionano. Per non farla troppo lunga, il periodo di pace e volontà di progresso e di ricostruzione (anche morale) subentrato all’esperienza devastante delle ideologie totalizzanti sfociate poi nella più terribile delle guerre, ci pareva come la prova di un definitivo ravvedimento dell’umanità su certi temi (i diritti individuali, la pace, la giustizia sociale, e così via). Ciò che pensavamo era che il mondo avesse finalmente messo la testa a posto, insomma. Niente di più sbagliato e di più illusorio: al periodo di luce, al dì, è tempo che subentri la notte, sebbene il sole ancora rosseggi all’orizzonte. E, visto che è qui che viviamo, in questo vecchio, vecchissimo continente, al tramonto, ancora una volta, appare soprattutto questa nostra Europa, che al contrario aveva l’ambizione di diventare protagonista del mondo e che ancora non si rassegna all’evidenza che i protagonisti sono altri e sono altrove. Quest’Europa che con De Gasperi, Schuman e Adenauer sembrava voler realizzare il sogno di una Unione dei popoli e che oggi, invece, si ritrova dominata da economisti, burocrati e tecnocrati attenti solo al mercato e incuranti dei reali bisogni dei cittadini, che non sono quelli di sapere quanto è giusto che sia lungo un fagiolino o un preservativo, ma quelli di vivere in piena sicurezza, ad esempio, al sicuro da un terrorismo islamico sempre più aggressivo e sanguinario. Quest’Europa che ha saputo dotarsi di una moneta unica, ma non ha saputo dare vita a un suo esercito o ad una sua FBI, per esempio, e appare indecisa e divisa nella politica estera, gelosa della sua apparente opulenza e ricattata dai suoi cosiddetti buoni sentimenti, che la paralizzano dinnanzi ai problemi reali e spaventano i suoi cittadini al punto di affidarsi ai populismi montanti. E per assurdo quest’Europa, che quei tre padri fondatori, ferventi fedeli, volevano democratica e soprattutto consapevole delle sue profonde radici cristiane, cadrà preda degli autoritarismi e di un’inarrestabile processo di islamizzazione che la snaturerà definitivamente. Michele La Porta